Questo sito contribuisce alla audience di 
QUI quotidiano online.  
Percorso semplificato Aggiornato alle 09:25 METEO:PIOMBINO17°25°  QuiNews.net
Qui News valdicornia, Cronaca, Sport, Notizie Locali valdicornia
sabato 11 maggio 2024
Tutti i titoli:
corriere tv
Renzi palleggia in piazza a Ventotene: «Passano gli anni, ma il piedino c'è ancora»

Politica venerdì 06 novembre 2015 ore 16:36

Commissione di controllo e garanzia

I consiglieri di opposizione denunciano il comportamento del partito di maggioranza che in questi mesi ha appannato l’iter costitutivo



PIOMBINO — I consiglieri di minoranza procedono compatti lungo una precisa linea di opposizione in merito alla costituzione della Commissione permanente di controllo e garanzia. La proposta, che si basa su specifici articoli del Tuel e dello Statuto Comunale, risale al dicembre 2014 quando il Movimento 5 Stelle si impegnò a protocollarla in Consiglio.

A pesare sul concretizzarsi della Commissione di controllo e garanzia, ipoteticamente composta da 4 consiglieri di maggioranza e 4 di opposizione con la presidenza affidata a quest’ultima, un parere emesso dalla Segreteria comunale. Nel documento viene sollevato come la costituzione di tale commissione vada a sovrapporsi con le competenze di altre Commissioni consiliari e, per di più, le funzioni ipotizzate appaiono di così ampia e generale portata tale da creare un percorso difficile, se non impossibile, da governare. Insomma, a quasi un anno di distanza nulla si è ancora mosso.

I consiglieri Daniele Pasquinelli e Massimiliano Santini (Movimento 5 Stelle), Carla Bezzini (Un’altra Piombino), Fabrizio Callaioli (Rifondazione Comunista) e Francesco Ferrari (Forza Italia) si sono riuniti per denunciare tutto il loro dissenso verso questa totale chiusura del Partito Democratico.

Se per il capogruppo 5 Stelle questo tergiversare è un atti di arroganza nei confronti della minoranza, per la consigliera Bezzini si tratta di “un fatto inaccettabile che contrasta una normale dialettica democratica”; della stessa idea il consigliere di Rifondazione Callaioli che intravede in questo comportamento “un’ottica deformata dell’uso e della legittimazione degli strumenti democratici”. Del resto, un partito di maggioranza che non ha niente da nascondere non può temere una commissione di controllo e garanzia. “Evidentemente al Partito Democratico spaventa che le altre forze politiche possano vigilare sull’operato della Giunta”, sentenzia Francesco Ferrari (FI).

Dina Maria Laurenzi
© Riproduzione riservata


Se vuoi leggere le notizie principali della Toscana iscriviti alla Newsletter QUInews - ToscanaMedia. Arriva gratis tutti i giorni alle 20:00 direttamente nella tua casella di posta.
Basta cliccare QUI

Tag
Iscriviti alla newsletter QUInews ToscanaMedia ed ogni sera riceverai gratis le notizie principali del giorno
L'articolo di ieri più letto
Presentata la terza delle cinque liste a sostegno della candidatura a sindaco di Gianni Anselmi. Ventiquattro nomi da tutto il tessuto sociale
Offerte lavoro Toscana Programmazione Cinema Farmacie di turno

Qui Blog di Adolfo Santoro

QUI Condoglianze



Ultimi articoli Vedi tutti

Attualità

Attualità

Lavoro

Cronaca