Questo sito contribuisce alla audience di 
QUI quotidiano online.  
Percorso semplificato Aggiornato alle 14:59 METEO:PIOMBINO19°  QuiNews.net
Qui News valdicornia, Cronaca, Sport, Notizie Locali valdicornia
giovedì 28 marzo 2024
Tutti i titoli:
corriere tv
Biden: chi protesta per Gaza «ha ragione»

Politica domenica 22 dicembre 2019 ore 10:47

Rimateria, i no di Ferrari e le azioni di Pellati

Sono i sindaci di Campiglia e San Vincenzo a ricordare come gli ultimi tasselli siano stati fissati dal presidente nominato da Ferrari



SAN VINCENZO — "Il sindaco Ferrari continua a confondere i piani. Ovvero la politica, i partiti, gli amministratori e i soci di una azienda. Eppure, per uno che ha la sua formazione, non dovrebbe essere invece difficile distinguere i ruoli, i livelli e le responsabilità”, tornano a parlare i sindaci Alessandro Bandini e Alberta Ticciati sottolineando che il loro intervento è in qualità di soci di Asiu “in difesa obbligatoria delle prerogative delle amministrazioni di cui siamo responsabili. Prerogative che sono, a maggior ragione, disponibili al Comune di Piombino che è socio di maggioranza di Asiu”. 

“Le carte che si dichiara si stanno studiando da parte del Comune di Piombino non dicono da nessuna parte che il potere pubblico è solo di veto e che può solo dire si o no, non progettare Piani Industriali (come ha recentemente detto il sindaco di Piombino Francesco Ferrari, ndr). Da nessuna parte. Anzi, si rilegga lo statuto, casomai sono i privati che, in presenza di richiesta di modifiche da parte del pubblico e da loro non condivise hanno la disponibilità di uscire dalla compagine. - hanno detto i sindaci di Campiglia e San Vincenzo - La controprova fattuale? La proposta di modificare il Piano Industriale vigente è stata fatta dal Presidente Pellati che rappresenta la quota pubblica e dal pubblico, anzi da Ferrari, è stato nominato. Ferrari ha dunque votato contro la proposta di Pellati di stralciare la LI53 dal Piano industriale e di limitare questo al solo rialzo e riprofilatura della discarica ex Lucchini. Questi sono i fatti inconfutabili e verbalizzati. E i privati, così come il liquidatore Asiu, nell’assemblea di Rimateria, hanno solo preso atto della posizione del Comune di Piombino contraria allo stralcio della LI53 e dunque per mantenere quest’ultima all’interno del Piano Industriale”.

Per i sue sindaci Pd inutile manifestare contro Rimateria, per loro la strada più giusta è chiedere le bonifiche attraverso Rimateria.

Intanto il sindaco Francesco Ferrari ha fatto sapere che Rimateria ha presentato ricorso alla delibera in cui si dichiara Colmata e Montegemoli centro abitato (leggi qui sotto l’articolo).

Sulla questione Rimateria e sui recenti consigli comunali, inoltre, è intervenuta anche la lista Campiglia Comune rispondendo alle recenti accuse sollevate dalle forze di maggioranza a Piombino.

“È doveroso sottolineare che, al contrario di quanto da altri affermato, le decisioni che prendiamo in consiglio comunale sono il risultato di scelte collegiali, di prolungate e approfondite discussioni, che portano il gruppo a condividere e non sono imposte da nessuno. Nè il Pd, che ricordiamo essere un soggetto parte della coalizione che sostiene l’Amministrazione di Alberta Ticciati e non il partito egemone che detta linea e regole ad un Consiglio composto da presunti alzatori di mano, né l’Associazione Agorà, altrettanto importante forza di coalizione, hanno potere di dettare regole sul consiglio comunale. - hanno detto - Tralasciando la polemica pretestuosa e fuori luogo che non porta senz’altro niente di efficace, vorremmo, invece, far notare in maniera netta e decisa il contrasto che si è venuto a creare tra le scelte del sindaco di Piombino e quelle della società Rimateria, il cui presidente è stato scelto dal primo cittadino piombinese. È evidente a chiunque che una siffatta dicotomia è espressione di divergenze profonde su un tema così importante e trarne le conseguenze sarebbe quantomeno opportuno; una simile discordia di indirizzo non può che ripercuotersi sull’attività di Rimateria stessa e sulle decisioni che dovrebbero essere prese per trovare eventuali soluzioni alla situazione di stato attuale. Se esse fossero condivise tra i vari comuni, sarebbe si, aldilà della polemica sterile che si è creata, un bell’esempio di sovracomunalità. È nostra impressione però che il comportamento e le prese di posizione dei comuni di Piombino e Suvereto non vadano certo in questo senso. È quindi inutile tirar fuori il tema della sovracomunalità quando coloro che lo sbandierano vanno in tutt’altra direzione. - e hanno concluso - Tutto ciò lascia solo domande e perplessità e nessuna risposta”.


Se vuoi leggere le notizie principali della Toscana iscriviti alla Newsletter QUInews - ToscanaMedia. Arriva gratis tutti i giorni alle 20:00 direttamente nella tua casella di posta.
Basta cliccare QUI

Tag
Iscriviti alla newsletter QUInews ToscanaMedia ed ogni sera riceverai gratis le notizie principali del giorno
L'articolo di ieri più letto
Così Lavoro & Ambiente ha confermato il proprio appoggio alla candidatura a sindaco di Ferrari, ricordando il lavoro delle assessore Bezzini e Nigro
Offerte lavoro Toscana Programmazione Cinema Farmacie di turno

Qui Blog di Gianni Micheli

QUI Condoglianze



Ultimi articoli Vedi tutti

Attualità

Lavoro

Attualità

Attualità