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Attualità giovedì 02 luglio 2020 ore 15:00

In pensione il segretario generale De Priamo

Salvatore De Priamo

Arrivato a San Vincenzo nel 1987 e dopo diversi incarichi vi è ritornato nel 2016. Dal Comune: "Buona pensione Salvatore"



SAN VINCENZO — Quarant’anni da segretario generale, a fare da ‘trait d’union’ tra gli organi politici e la parte amministrativa, tra le norme della burocrazia e l’urgenza delle decisioni da adottare. Ora, però, è tempo di godersi la meritata pensione. 

Quello di lunedì scorso, alla Torre, è stato l’ultimo consiglio comunale di Salvatore De Priamo, classe 1953. Originario della provincia di Trapani, dopo gli studi in Scienze politiche all’università di Firenze è diventato assistente alla cattedra di diritto amministrativo. Poi la carriera nella pubblica amministrazione.

La prima nomina nel ruolo risale al 1981, Comune di Fosciandora. Dopo Firenzuola l’approdo a San Vincenzo, nel 1987. Il sindaco era Loriano Mencarelli e fino al 1993 De Priamo è stato il segretario generale dell’ente. Dopo una breve parentesi da assessore all’Urbanistica, nominato ‘esterno’ dall’allora sindaco Carlo Alberto Roventini, ha svolto la funzione di segretario generale in tanti comuni della costa degli Etruschi, tra i quali Campiglia Marittima, Suvereto, Sassetta, Cecina, Piombino, Castagneto Carducci e Bibbona.

Il suo ritorno a San Vincenzo è avvenuto nel 2016, dove ha diretto l’area Urbanistica e, nel 2019, è divenuto responsabile della gestione per l'esercizio associato delle funzioni in materia di accoglienza e di informazione turistica dell’Ambito Costa degli Etruschi. 

"Un territorio stupendo - ha detto De Priamo - con potenzialità infinite, conosciuto e apprezzato ancor di più quando ho ricoperto il ruolo di segretario del Comitato di coordinamento territoriale della Val di Cornia, poi trasformato in circondario, e avevamo tra gli altri l’incarico di elaborare gli strumenti urbanistici dell’area. Ma San Vincenzo - ha precisato - rimarrà sempre il mio Comune. Quella che trovai nel 1987 era senz’altro diversa rispetto a quella attuale, i rapporti tra i cittadini erano distesi e immediati, il clima più semplice. Ciò che è cambiato col passare degli anni non è altro che la diretta conseguenza di come, a livello generale, sono mutate le relazioni nella società".

De Priamo ha conosciuto tre sindaci, Mencarelli, Roventini e Bandini. "La parte più complicata e difficile del ruolo, ma allo stesso tempo appassionante - ha spiegato - è quella di riuscire a far coincidere i ‘desiderata’ politici con le possibilità della struttura, rispettando tutti i vincoli del caso. Negli anni abbiamo dato un nuovo impulso alla macchina burocratica, anche attraverso molte procedure informatiche. Lascio una struttura molto organizzata, con tante competenze da elogiare. Rimarrò, per ogni aspetto, a disposizione di tutta la comunità di San Vincenzo". 

"Ringrazio Salvatore - ha detto il sindaco di San Vincenzo, Alessandro Bandini - per il prezioso supporto offerto in tutti questi anni, a partire dalla mia prima esperienza politica. È stato, oltre che un amico, un punto di riferimento straordinario per tutti, di estrema competenza e grande professionalità".


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