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Lavoro venerdì 07 agosto 2020 ore 15:19

Slitta il piano Jsw, i sindacati non ci stanno

Le acciaierie di Piombino

Per Fim, Fiom e Uilm Settembre sarà decisivo, pronti a reagire. Uglm sconcertati dall'ennesimo rinvio e chiede subito la verità



PIOMBINO — Sindacati preoccupati a seguito dei contenuti del comunicato del Ministero dello Sviluppo economico sull'incontro tra la sottosegretaria Alessia Morani e il vicepresidente di Jsw Marco Carrai. 

"Il comunicato del Ministero dello Sviluppo Economico e del sottosegretario Alessia Morani non può ovviamente lasciarci soddisfatti visto l'allungamento dei tempi di presentazione del Piano industriale, in considerazione anche delle evidenti difficoltà dello stabilimento, così come non sia chiaro che a Settembre nell’incontro di presentazione siano coinvolti già in prima battuta le parti sociali", hanno esordito Fim, Fiom e Uilm. Unica nota positiva, secondo i sindacati, "la proroga del periodo si sorveglianza, così come richiesto da Fim-Fiom-Uilm ed a Settembre, - hanno aggiunto - nell'incontro per il quale ci aspettiamo di essere convocati dal Governo, chiederemo di dare ulteriori strumenti a chi deve sorvegliare e far rispettare gli impegni per la realizzazione del Piano industriale perché è totalmente inutile continuare ad ignorare relazioni trimestrali che puntualmente hanno evidenziato ciò che veniva o non veniva fatto".

"Questo ulteriore rinvio non potrà essere più posticipato", hanno proseguito ricordando la necessità di effettuare gli investimenti annunciati. 

"Come Fim, Fiom, Uilm ribadiamo che se per qualsiasi motivo a Settembre ci fossero variazioni sostanziali rispetto al progetto annunciato a Luglio alle organizzazioni sindacali dal Vicepresidente Esecutivo Marco Carrai, ossia non si preveda il ritorno a produrre acciaio e gli investimenti sui treni di laminazione con il mantenimento della totale occupazione, il Gruppo Jsw si prepari ad avere un intero territorio totalmente ostile, non tollereremo nessuna chiusura impiantistica e relativi esuberi, saranno subito invitati ad andarsene. - hanno riferito in una nota - Il Ministero nel Comunicato conferma che l'Accordo di programma per l'area di Piombino sarà aggiornato e dovrà recepire il Piano industriale che dovrà riguardare sia la parte siderurgia che la parte logistica ma, come più volte abbiamo denunciato come Fim-Fiom-Uilm, gli Accordi di programma più che continuare ad aggiornarli ed a modificarli, il Governo deve preoccuparsi di farli rispettare esercitando continue attività di sorveglianza e controllo e non tavoli estemporanei di monitoraggio. A Settembre si aprirà una nuova fase, come Fim, Fiom e Uilm chiediamo al Governo di attivarsi affinché il piano industriale sia affiancato da un preciso e dettagliato cronoprogramma che, visto anche l'intervento pubblico, contenga clausole e penali in caso di non rispetto degli impegni siglati". Senza dimenticare sostegno al reddito, partenza con gli smantellamenti e opere di bonifica.

Di diverso spirito l'intervento dell'Uglm. "Forse avevamo capito male noi, nell'incontro avvenuto a Piombino con il vicepresidente Carrai, il 17 Luglio, quando disse chiaramente che il Piano Industriale sarebbe stato presentato entro il 31 Luglio. Siamo letteralmente sconcertati dalla naturalezza e dalla superficialità con cui si fanno certe dichiarazioni e si continuano a spostare le date in avanti di mese in mese. Siamo sconcertati dalla naturalezza con cui si continuano ad illudere e ingannare i lavoratori. A Settembre ci saranno, casualmente, le elezioni regionali in Toscana. Ci viene naturale pensare che si sta aspettando la tornata elettorale per presentare in pompa magna un piano industriale magari irrealizzabile come i precedenti business plan che si sono succeduti in questi anni? Con la speranza di raccogliere qualche consenso elettorale dai lavoratori? Come sindacato abbiamo detto e ribadito più volte che non possiamo accettare che questo territorio continui ad essere preso in giro. I lavoratori in Cassa Integrazione da anni sono sfiancati e disorientati dopo anni di promesse mai mantenute", hanno commentato dall'Uglm chiedendo che venga detta una volta per tutte la verità sul destino della fabbrica. 

"Il Governo si assuma le sue responsabilità. I vertici del Mise a partire dal ministro Patuanelli vengano a Piombino ad incontrare i sindacati ed i lavoratori e dicano cosa si intende fare con il polo siderurgico piombinese. Che fine ha fatto il Piano siderurgico nazionale di cui ha parlato il Ministro? Dobbiamo aspettare le elezioni regionali per avere notizie? Basta temporeggiare, basta illusioni. Piombino merita rispetto. Vogliamo la verità".


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