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Lavoro mercoledì 19 giugno 2019 ore 09:00

Punto nascita, Fials:"Non procedere alla chiusura"

Foto di repertorio

"Dalle false promesse alla cruda realtà", Fials punta il dito su azienda e sindacati confederali che hanno approvato i piani di riorganizzazione



PIOMBINO — Il sindacato Fials si affianca alla protesta per la chiusura del punto nascita a Piombino e in una nota ha ricordato come "in più occasioni ha esposto la sua contrarietà alla costituzione dell’Ospedale Unico Cecina/Piombino articolato su due presidi" definendola "la somma di due debolezze". 

"Gli effetti di tale decisione si stanno manifestando. - ha detto il segretario provinciale Fials Massimo Ferrucci - Il Punto nascita dell’Ospedale di Piombino è la chiara rappresentazione di ripetute mistificazioni. Nel Piano di riorganizzazione dei servizi socio sanitari delle Valli Etrusche del Marzo 2018 a firma del direttore generale De Lauretis e direttore sanitario Maccari era già stata prevista la chiusura del Punto Nascita. Nel Dicembre 2018 con l’approvazione del Piano di Programmazione 2018/2019 approvato all’unanimità dalla Conferenza Aziendale dei Sindaci ( ivi compreso il sindaco di Piombino) e condiviso da Cgil-Cisl-Uil era chiaramente disposta la chiusura del Punto Nascita mantenendo le attività 'che non prevedono il ricovero ordinario perdendo esclusivamente la possibilità di effettuare l’evento parto che sarebbe svolto a Cecina'. Tutti sapevano come sarebbe purtroppo stata conclusa tale vicenda - hanno aggiunto dal sindacato - ma fino all’ultimo con una presa di posizione di chiara marca pre elettorale il direttore generale aveva affermato che il Punto Nascita non sarebbe stato chiuso". 

"Il Fials continua a sostenere che le disposizioni della Conferenza dello Stato Regioni dovevano e potevano essere nel tempo attuate evitando di chiedere le numerose deroghe. - ha aggiunto - La priorità per il Fials era e rimane quella di garantire la sicurezza operativa con la presenza nelle 24 ore di un pediatra, di un ginecologo, di un anestesista come risulta dalle vigenti norme. Per questa ragione dovevano esser fatti i necessari investimenti da parte della Direzione Aziendale della Usl Toscana Nord Ovest. Le assunzioni di personale da parte della Usl ad hoc dedicato sono il vero presupposto per evitare la chiusura". 

Secondo Fials il parametro dei 500 parti annui non è rilevante in quanto in altri ospedali della Regione non è stato vincolante.

"Chiediamo alla Direzione Aziendale di non procedere alla chiusura del Punto Nascita adeguandolo alle disposizioni vigenti e al contempo operare attraverso specifiche iniziative verso la Regione Toscana e il Ministero della Salute finalizzate a tale obiettivo", ha concluso.

Mercoledì pomeriggio alle 14 il comitato Lasciateci nascere a Piombino ha organizzato un sit-in nell'atrio dell'ospedale per manifestare il suo dissenso e chiedere risposte chiare ad Azienda e Regione.


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