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Attualità mercoledì 28 ottobre 2020 ore 16:24

No del Comitato Salute al polo di riciclo

Il comitato di cittadini che ha detto no al raddoppio della discarica è pronto a tornare in piazza per dire no ai progetti di Jsw e Montello spa



PIOMBINO — "Più che di piano industriale, potremmo parlare di propositi speculativi in danno ad una città che ha espresso chiaramente un unico ed imprescindibile proposito: no a Piombino città dei rifiuti", il Comitato Salute Pubblica critica aspramente la notizia annunciata di un accordo tra Jsw e Montello spa per la realizzazione di un polo per il riciclo dei rifiuti nelle aree non funzionali alle attività siderurgiche (leggi qui l'articolo collegato).

"Le aree industriali di cui Jsw dispone sono aree in concessione caratterizzate da precisi scopi di utilizzo. Chi ha altri e più remunerativi progetti ed abbandona quegli scopi è chiamato a ripristinare, bonificare e restituire le chiavi, comprese quelle delle concessioni portuali, legate ad un piano d'impresa determinato, che non possono ulteriormente tenere in ostaggio un porto nell'inerzia delle istituzioni. - hanno commentato - Dopo aver investito milioni di euro, le istituzioni oggi rischiano pure il danno erariale per la mancanza di iniziativa a fronte di una situazione ormai insostenibile. Se per decenni il ricatto occupazionale ha di fatto sovrapposto amministrazione e fabbrica, oggi non possono bastare le promesse di poche decine di posti, tra 10 anni, a giustificare l'ennesima umiliazione. Anziché sorridere e pagare il conto è giunto il momento di rifiutarlo con lo stesso coraggio e la stessa libertà che ha portato all'approvazione della variante urbanistica, contro il raddoppio dei volumi di discarica, di fatto vanificata se si consentissero altre ferite ambientali".

"La città - hanno concluso - ha il dovere di sostenere la rivendicazione dei propri diritti e lo farà anche scendendo nuovamente in piazza perché serve un cambio di passo da parte della amministrazione regionale e locale che chiuda la porta in faccia a chi pretenderebbe ancora di condannare Piombino sacrificandola ai propri interessi". 


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