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Attualità lunedì 12 agosto 2019 ore 12:25

Discarica,per il Comitato troppe questioni sospese

Variante urbanistica, carotaggi, centraline e più trasparenza, il Comitato Salute Pubblica richiama a rapporto l'Amministrazione



PIOMBINO — Il Comitato Salute Pubblica non abbassa la guardia e in un comunicato ha elencato tutte le sue richieste che presenta alle forze politiche presenti in Consiglio comunale e bacchetta la giunta per il modus operandi sia sulla questione rifiuti sia in merito alla variante per il nuovo treno rotaie.

Ecco le richieste del Comitato Salute Pubblica: il Consiglio comunale voti al più presto la variante urbanistica per cambiare la destinazione d’uso della LI53, così come annunciato in campagna elettorale, da F6 (gestione rifiuti) ad area destinata alla cantieristica, in coerenza con il previsto potenziamento del punto di ormeggio delle Terre Rosse e del polo cantieristico nel bacino della Chiusa; il Consiglio comunale dia mandato alla Giunta perché compia gli atti necessari alla esecuzione dei carotaggi; Arpat analizzi i dati della centralina che dalla fine di Maggio ha ripreso a monitorare le emissioni gassose della discarica a Montegemoli e l'Asl valuti i dati considerando non solo le medie giornaliere ma anche le medie orarie; chiediamo inoltre che siano istallate più centraline che vengano rilevati tutti i principali gas emessi dalla discarica e che siano previsti efficaci interventi provvisori in attesa della completa messa a norma, per ridurre al minimo i danni che provocano le attuali emissione del biogas; creare una apposita pagina sul sito del Comune costantemente aggiornata, nell'ottica della trasparenza, sugli sviluppi della questione rifiuti; essendo un Sin e che quindi ogni impianto industriale dovrebbe essere sottoposto alla Valutazione di Impatto Sanitario.

"Queste le nostre richieste più urgenti, visto che il destino di Rimateria si gioca tra Agosto e Settembre. - hanno commentato dal Comitato - Come Comitato Salute Pubblica ci stiamo dando una nuova organizzazione, con vari gruppi di studio che affronteranno le molte tematiche che riguardano il nostro territorio: ospedale e punto nascita, centrale da circa 150 MW dotata di quattro motori endotermici alimentati a metano vicino al Poggetto, la messa in sicurezza operativa della falda con trattamento delle acque, la situazione delle polveri e delle cave di Campiglia e San Vincenzo, molti sono i temi che intendiamo approfondire oltre al problema Rimateria".

A non quadrare al Comitato la strada presa dalla nuova maggioranza al governo della città. "Esponenti della maggioranza stanno improvvisamente negando la necessità di eseguire i carotaggi, non colgono l’urgenza del cambiamento d’uso della LI53, non fanno un’analisi accurata dell’impatto sul porto e per la città del progetto riguardante le demolizioni navali, fingendo che non sia stata rilasciata alla Pim un’Autorizzazione Integrata Ambientale per le demolizioni navali, non solo per generici lavori di cantieristica. - hanno criticato - Tutto questo ci preoccupa moltissimo, così come la scelta di concedere una nuova dilazione temporale del debito che Rimateria ha con il Comune di Piombino. Che dire poi della scelta dell’assessore all’ambiente? È talmente ovvia la sua posizione di incompatibilità che, di fatto, è come se non lo avessimo. A parte consegnare il doveroso riconoscimento a Vittorio non abbiamo ancora avuto notizia di alcuna sua attività". 

Insomma, per il Comitato l'Amministrazione deve fare qualcosa di più incisivo. Già nei giorni scorsi il Comitato aveva esposto una check-list (leggi qui l'articolo correlato). Intanto il sindaco Francesco Ferrari ha inviato due note che pongono l'attenzione sulle criticità rilevate dal Comune di Piombino riguardo il rilascio della Via per il raddoppio dei volumi della discarica di Rimateria e ribadito la posizione dell'Amministrazione dopo il via libera della Regione alla coltivazione del cono rovescio.

"Tornando alla questione Rimateria, non contrastando l’attuale dirigenza di fatto si sta consentendo ai privati, che si contendono le quote delle sue azioni, di porre le basi per un futuro di affari d’oro alle nostre spalle. Tutto questo è inaccettabile. Siamo pronti a fare ricorso al Tar contro qualsiasi progetto che preveda un qualsiasi aumento degli spazi di discarica e ad organizzare manifestazioni e forme di protesta incisive per impedire che Piombino si trasformi in un polo nazionale per il trattamento dei rifiuti! Difenderemo il nostro territorio ed il suo sviluppo futuro".


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