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Attualità mercoledì 26 febbraio 2020 ore 09:18

"E' bastato un cronoprogramma per cambiare idea"

Il Comitato Salute Pubblica: "Quali garanzie ci darà che porterà a termine i lavori di messa in sicurezza e chiusura definitiva della discarica?"



PIOMBINO — Il Comitato Salute Pubblica contesta il nuovo decreto regionale che sblocca i conferimenti in discarica e sancisce la ripresa dell'attività della società Rimateria con delle prescrizioni determinanti

"E’ bastato a Rimateria presentare il 31 Gennaio 2020 un nuovo cronoprogramma per gli interventi di messa in sicurezza della discarica perché la Regione Toscana cambiasse repentinamente idea sulla ripresa dei conferimenti di rifiuti speciali nella discarica di Ischia di Crociano? A quanto pare si!".

Il Comitato si domanda cosa è stato fatto da Novembre 2019, da quando cioè la discarica ha ricevuto il primo stop ai conferimenti. 

"Il nuovo cronoprogramma che non tutela affatto la salute dei cittadini. - hanno commentato - L’inizio dei lavori di chiusura definitiva del lato a nord della discarica sarà a Maggio 2020 e i lavori si protrarranno per 18 mesi, considerate che il lato nord della discarica è già 'impacchettato' provvisoriamente dal 2018, come è possibile giustificare questo ritardo?. La chiusura definitiva del lato a sud, invece, terminerà nel lontano Dicembre 2022. In parole povere, se speravamo che quella enorme montagna di rifiuti venisse coperta a breve ci siamo sbagliati di molto: dovremo continuare a sentirne il puzzo, a subirne i disagi, rischiando la nostra salute e mettendo a repentaglio l’ambiente e l’economia del nostro territorio. Ci siamo sentiti, anche in questo caso, per niente tutelati dalla Regione Toscana".

"Ma quello che lascia più basiti - hanno aggiunto - è la data di termine dei conferimenti nel cono rovescio, Ottobre 2021, rispetto al termine della chiusura definitiva della discarica che ripetiamo sarà a Dicembre 2022. Con quali risorse affronteranno, nei 14 mesi successivi al riempimento del cono rovescio, i lavori di chiusura definitiva della discarica? Un’azienda perennemente in sofferenza finanziaria, quali garanzie ci darà che porterà a termine i lavori di messa in sicurezza e chiusura definitiva della discarica? La Regione Toscana, revocherà in caso di inadempienza l’autorizzazione a Rimateria? Per Arpat sarebbe stato auspicabile che il riempimento del cono rovescio e i lavori di chiusura fossero andati di pari passo per garantirne la copertura finanziaria".

Per il Comitato i conferimenti non sarebbero dovuti riprendere affatto se non prima di aver messo in sicurezza tutta la discarica. E resta il dubbio della richiesta di dover concedere nuovi ampliamenti per avere le risorse necessarie per mettere in sicurezza la discarica.

"A questo punto non ci bastano più solo le promesse. Se a Firenze non cominciano a tenere più in considerazione le esigenze della cittadinanza di Piombino, sia chiaro che non potranno più avere la nostra fiducia e non potranno contare sul nostro voto a Maggio", hanno concluso.


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