"Così Piombino si isola"

"I rapporti politici contano più dell'associazionismo", il professor Di Gregorio segretario dell'Act commenta la scelta dell'Amministrazione

PIOMBINO — Il comunicato dell'Amministrazione comunale che ha annunciato l'uscita del Comune di Piombino dall'Associazione dei Comuni Toscani ha spinto l'associazione stessa a replicare rispetto a tale decisione. A settembre il professor Renato Di Gregorio aveva incontrato la giunta per mostrare i progetti attivi dall'Act.

"Supponiamo che in questa decisone abbia pesato il parere di Giuliano Parodi. - ha commentato il responsabile di segreteria Di Gregorio - Lo penso perché, come sindaco di Suvereto, ha sempre evitato di entrare in Associazione pure se ha goduto delle ricadute positive dei progetti attivati in Act anche per il suo territorio, basta pensare alla scuola e al trekking etrusco. Poi come vice sindaco è stato esplicito perché nell’ultima riunione di Giunta a Piombino mi ha detto testualmente 'tanto lo sai come la penso…'. Uscire da un’Associazione di Comuni per motivi politici è sempre possibile e purtroppo capita spesso in questo periodo storico ma cosa diversa è comunicare una giustificazione diversa paventando una qualche inefficacia della formula, proprio ora peraltro che da molte parti si chiede di utilizzarla”, ha aggiunto Di Gregorio.

Di progetti l'associazione ne ha portati avanti in questi anni: il progetto della ciclopista tirrenica, il progetto trekking dedicato agli Etruschi, il progetto Recamet per poter realizzare il Cammino degli Etruschi, il progetto ColLaborando con i laboratori tecnologici nelle scuole superiori, i laboratori smart nella scuola primaria con gli Atelier Creativi per dirne alcuni

"Quello che inoltre stupisce - prosegue - è il fatto che la comunicazione della volontà di uscita è stata inviata al professor Renato Di Gregorio, che svolge il ruolo di responsabile a tempo della Segreteria dell’Associazione, quando il Comune Capofila è proprio Piombino. In realtà - si spiega - l’Amministrazione doveva partecipare alla riunione del Comitato Guida Act del 4 dicembre 2019, passare il ruolo di capofila ad un altro Comune e poi comunicare la volontà di uscire. Ora i sindaci di Act decideranno il da farsi. Ne sono stati informati dalla segreteria".

Gli scenari ipotizzati: "Se saranno amareggiati e scoraggiati dello stare assieme, chiuderanno l’associazione e l’esperienza fin qui maturata. In questo caso non si sa come potranno essere portati a termine i progetti in atto e onorati i Protocolli d’intesa sottoscritti. Se invece decideranno di designare un nuovo presidente e un nuovo Comune capofila per le attività gestionali e operative, potranno anche completare l’opera iniziata e associare tutti gli altri Comuni mancanti, proseguendo i progetti attivati e aggiungendone degli altri. - si legge nel comunicato - In entrambi i casi la presenza del professor Di Gregorio alla guida della Segreteria è opzionale, nel senso che lui stesso ha sempre affermato la necessità di passare ad altri il testimone per l’esercizio del ruolo previsto nella Convenzione istitutiva dell’associazione, considerati peraltro i numerosi impegni professionali che ha in tante parti d’Italia.

“Mi dispiace per Piombino e i piombinesi. - ha concluso Di Gregorio - Io ho dato e continuo a dare il mio contributo al territorio nel quale ho condotto i primi studi, dalle elementari fino alle Scuole superiori. Vivo con amarezza questo momento, sto scrivendo una nuova edizione del libro sull’Organizzazione Territoriale, dopo 10 anni dalla sua prima edizione, e casi come questo sono interessanti da raccontare, fanno parte della storia d’Italia e delle nostre amministrazioni locali”.

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