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Attualità venerdì 26 luglio 2019 ore 09:00

Arcipelago pulito, "estendere la sperimentazione"

Foto di archivio

Potrebbe arrivare a Piombino il progetto ambientale toscano avviato grazie al coinvolgimento dei pescatori di Livorno. Intanto la Camera ne fa tesoro



FIRENZE — Il progetto toscano Arcipelago Pulito ha convinto anche i deputati della Camera, dopo essere stata preso a modello dall'Europa sul finire della scorsa legislatura e quindi dal ministro all'ambiente con il disegno di legge Salva Mare ad Aprile.

Il progetto, il cui vero valore aggiunto è quello di aver saputo costruire una filiera completa dalla raccolta allo smaltimento (esempio in tal senso unico per l'appunto), è stato presentato alla Commissione ambiente, territorio e lavori pubblici della Camera nell'ambito delle audizioni finalizzate alla redazione del testo di legge. Le modalità identificate nel progetto nonché le soluzioni giuridiche individuate sono state oggetto in particolare della audizione, a cui hanno partecipato referenti tecnici della Direzione Ambiente e Energia.

Oggi esiste infatti un vuoto normativo, come ha spiegato l'assessore regionale Vittorio Bugli, che la Toscana ha saputo colmare con questo progetto pilota partito ad Aprile 2018 a Livorno e che ora si vuole portare in altri comuni della costa. Infatti, dopo Livorno l'intento è quello di estendere la sperimentazione a Viareggio, Monte Argentario, Castiglione della Pescaia e Piombino, porti dove sono maggiormente presenti flotte di pescherecci. Il nuovo protocollo è già stato inviato a tutti i partecipanti e a breve dovrebbero arrivare le risposte per procedere alla firma.

I firmatari dell'intesa che ha dato vita al progetto con la Regione sono il Ministero dell'Ambiente, la Guarda Costiera, l'Autorità di sistema portuale del MarTirreno Settentrionale, la società Labromare che gestisce la raccolta dei rifiuti nel porto, Revet che li ricicla, Legambiente e Unicoop, che ha contribuito con un sostegno ai pescatori. 

La Regione aveva tenuto a battesimo il progetto un anno fa nello spicchio di Tirreno davanti a Livorno. Da Aprile 2018 fino allo scorso Settembre sono stati raccolti con una mezza dozzina di piccoli pescherecci oltre 18 quintali di rifiuti, per un volume di oltre 24 mila litri. Su 18 quintali, circa il 20 per cento è composto da plastiche riciclabili.


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