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Attualità lunedì 08 giugno 2020 ore 14:29

Un piano per fermare l'invasione di moscerini

Il lago piccolo nel parco di Tufaia

Istituito un tavolo per la gestione del problema degli insetti a Venturina Terme. La soluzione passa per un programma di riequilibrio ambientale



CAMPIGLIA MARITTIMA — Si è tenuto il tavolo tecnico organizzato dal Comune di Campiglia Marittima per capire come affrontare la vera e propria emergenza della massiva presenza di moscerini, più precisamente piccoli insetti appartenenti alla famiglia dei chironomidi, in tutta la zona di Tufaia che, nel corso del tempo, nonostante i numerosi tentativi, non si è riusciti ad affrontare in modo efficace.

Protagonisti del tavolo, insieme all’Amministrazione comunale, Wwf, Ispra, Consorzio di Bonifica 5 Toscana Costa, Asa Spa, Asl, Polizia Provinciale, ciascuno per la propria competenza, per affrontare e risolvere questa criticità.

Il Parco di Tufaia è un importante polmone ambientale di Venturina Terme, caratterizzato dalla Fossa Calda che nel suo percorso forma ampi specchi d’acqua i quali, oltre alla loro indispensabile funzione irrigua per l’agricoltura, rendono la zona particolarmente bella. Ma la presenza abbondante di vegetazione e l'acqua in certi punti stagnante favoriscono il proliferare di questi moscerini.

Dal tavolo è emerso lo squilibrio dell’intero ecosistema, principalmente ascrivibile alla presenza massiccia di specie alloctone di pesci e anfibi e alla quasi totale assenza di uccelli e mammiferi. Nel primo caso, hanno spiegato, pesci e anfibi che non si nutrono né di insetti, né di larve: la Tilapia, pesce di provenienza africana inserito nel lago grande per un progetto sperimentale di ricerca in agricoltura, e la Trachemys (tartaruga tropicale) inserita nel lago piccolo presumibilmente da persone che, dopo averle acquistate a fiere e mercati, le hanno poi abbandonate nelle acque di Tufaia. Nel secondo caso, la mancanza di vegetazione idonea alla riproduzione e alla nidificazione, ha impedito ad alcune specie di uccelli, voraci divoratori di larve e di insetti, di installarsi nell’area parco. Questo quadro, dunque, ha favorito il proliferare dei moscerini.

“Nonostante le disinfestazioni che abbiamo fatto e stiamo facendo che, come ben noto, devono sottostare a chiare e definite specifiche tecniche il problema moscerini non è assolutamente stato risolto”, ha dichiarato l’assessora all’ambiente Elena Fossi. Per questo dal tavolo è stata presa la decisione di intraprendere per prima cosa l’iter di eradicazione delle specie alloctone invasive, in particolare Tilapia e Trachemys, oggi molto numerose, sostituendole con specie autoctone, e piantumazione di specie arboree in grado di garantire ospitalità ad uccelli e mammiferi. Nel frattempo il Comune con il supporto del Tavolo e cercando di individuare ditte specializzate per questa tipologia di insetto, proverà a ridurre il forte disagio in essere".

"L’iter non sarà breve, - ha commentato l'assessora - richiederà tempo, a partire dai necessari pareri ed autorizzazioni, per arrivare al materiale compimento di tutte le operazioni, all’organizzazione e alla progettazione dei lavori, ma siamo convinti che questa sia l’unica strada per restituire a tutta la cittadinanza un ambiente gradevole da vivere ed alle abitazioni limitrofe di essere sollevate da questo forte disagio. Proprio perché comprendiamo bene il forte disagio soprattutto degli abitanti di Tufaia, provvederemo nell’immediato – ha assicurato Fossi - sulla base delle indicazioni ricevute dal tavolo, ad individuare prodotti e specialisti del problema per effettuare una serie di disinfestazioni con prodotti biologici e a realizzare interventi che favoriscano la migrazione notturna dei moscerini verso la parte alta del parco e la cattura degli stessi mediante trappole naturali". 

Inoltre la sindaca Alberta Ticciati ha annunciato l'intenzione di trasformare, in collaborazione con il Wwf, la parte alta dei giardini di Tufaia in una sorta di parco fluviale a servizio delle scuole, delle famiglie e di tutti i cittadini che vogliano scoprire ed imparare qualcosa di più del mondo animale e vegetale.

Il Tavolo rimarrà in essere fino a che il problema non sarà risolto e la prospettiva di quell’area tracciata.


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