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Politica lunedì 20 agosto 2018 ore 16:01

Rimigliano, Roventini e il perché della variante

Massimiliano Roventini

"Non approvare la Variante significherebbe non salvaguardare e tutelare il valore ambientale e paesaggistico della storica Tenuta di Rimigliano"



SAN VINCENZO — "La variante urbanistica al Regolamento Urbanistico che disciplina l’ambito della Tenuta di Rimigliano nasce da un percorso condiviso nei suoi obiettivi d’intesa con Regione, Provincia, Comune e proprietà", ci tiene a sottolinearlo l'assessore all'Urbanistica del Comune di San Vincenzo Massimiliano Roventini soprattutto dopo la recente nota del Gruppo di intervento giuridico.

"Nel Regolamento Urbanistico del 2000 era possibile realizzare all’interno della tenuta 30.500 mq, con la prima variante del 2012 la previsione venne diminuita a 22.600 mq, oggi con la nuova variante 2018 il dimensionamento viene ulteriormente diminuito e passa a 19.200 mq. Come si fa a parlare di speculazione edilizia se la possibilità di edificare diminuisce così drasticamente? - ha risposto l'assessore in una nota -
Inoltre la finalità della Variante non può essere la trasformazione delle strutture ex agricole e zootecniche in residenziale e alberghiero come afferma il gruppo di intervento giuridico poiché attualmente queste strutture sono già con destinazione residenziale o turistico ricettivo".

L'assessore ha riassunto le finalità da leggere all'interno della variante: riduzione drastica del carico insediativo attualmente consentito poiché riduce gli alloggi oggi relizzabili da 150/180 a 25/30 e il carico insediativo da 400/540 abitanti a 75/90 abitanti e adeguamento e conformazione degli interventi previsti agli indirizzi e prescrizioni contenuti nel Pit Ppr eliminando qualsiasi intervento non conforme al Dlgs 42/04 e allo strumento di governo territoriale e paesaggistico regionale (leggi qui sotto gli articoli correlati).

"Inoltre - ha aggiunto l'assessore - con la nuova variante si va a recuperare il valore storico testimoniale dei casali di Rimigliano.
Per quanto riguarda il vincolo paesaggistico del Dlgs 42/04 non interessa l'intera tenuta come dice erroneamente il Gruppo di intervento giuridico. La variante è corredata da un nuovo Piano di miglioramento agricolo (Papmaa) che oltre a migliorare l’inserimento delle previsioni della variante attraverso il mantenimento e il miglioramento della qualità paesaggistica complessiva e la conservazione dei caratteri naturalistici più significativi dell’area (l’area umida e i boschi) introduce un nuovo ordinamento colturale, valorizzando le produzioni biologiche incrementando il seminativo irriguo, il seminativo semplice incrementando l’area di coltivazione da 254 ettari a 314 ettari".

"Non approvare la Variante - ha concluso - significherebbe non salvaguardare e tutelare il valore ambientale e paesaggistico della storica Tenuta di Rimigliano, contigua al parco naturale costiero di Rimigliano".


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