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Lavoro giovedì 11 ottobre 2018 ore 18:32

"Voce alle esigenze di un intero territorio"

Per Ugl parlare di mobilitazione può essere anche giusto, ma la protesta non si dovrebbe limitare ai soli ammortizzatori



PIOMBINO — "Per i lavoratori di Aferpi e per le aziende dell'indotto ancora presenti nella ex Lucchini riteniamo indispensabile una proroga dell'attuale decreto sugli ammortizzatori. Altre strade percorribili, come la Cigs della regione toscana, lasciamole alle realtà che non hanno altri strumenti da poter utilizzare", a dirlo è la segreteria provinciale Ugl ritenendo che la tematica dell'ammortizzatore sociale non può e non deve essere l'unico argomento dell'incontro con il Governo. 

Da giorni i sindacati, compresi Fim, Fiom e Uilm, hanno chiesto un incontro al Ministero del Lavoro per comprendere quali possibilità si aprono per i lavoratori Aferpi in vista della scadenza degli ammortizzatori.

"Ma la tematica dell'ammortizzatore non può e non deve essere l'unico argomento dell'incontro con il Governo, - ha aggiunto Ugl - dobbiamo prepararci ad ogni scenario. Sarebbe opportuno iniziare a valutare tutti gli scenari anche quelli che hanno reso possibile concludere la vertenza Ilva". 

Ugl continua a essere convinto di alcuni punti: la revisione dell'attuale legge sull'amianto, l'uscita volontaria incentivata, come area di crisi complessa, che si inizi seriamente ad utilizzare strumenti diversi per le uscite e le entrate nel mondo del lavoro per tutte le categorie.

"Il Governo, dal canto suo, deve intervenire con misure straordinarie poiché nel territorio la crisi è drammatica. - hanno sottolineato - Le bonifiche del Sin, promesse dai vari politici di turno, non sono mai partite, di queste se ne deve occupare lo Stato che è presente dal 1992. Così come per le infrastrutture: il porto, la 398, la ferrovia. Senza una forte richiesta da parte di tutti i cittadini e dei lavoratori, non solo di Aferpi, questo territorio è destinato a scenari bui per ancora molti anni. Parlare di mobilitazione può essere giusto - hanno concluso - ma non solo per gli ammortizzatori sociali, si deve dare voce alle esigenze di un intero territorio".


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