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Attualità sabato 23 giugno 2018 ore 16:23

"Lo striscione non aveva nulla di indecoroso"

Andriano Bruschi: "L’immagine della città non appariva affatto distorta, era rappresentata con puntualità la realtà dei fatti"



PIOMBINO — "Lo striscione sulla recinzione della Sol non aveva nulla di indecoroso", lo ha detto Adriano Bruschi che in genere abbiamo conosciuto per le sue battaglie al fianco di Legambiente ma che questa volta parla a nome di cittadino per portare il proprio contributo.

"Dal punto di vista estetico parlava di industria e ben si collocava nel contesto di un’area industriale, non deturpava certo la vista essendo davanti a capannoni, gasometri e macchinari. - ha detto in una nota - L’immagine della città non appariva affatto distorta, era rappresentata con puntualità la realtà dei fatti di una firma che non ha valore se non ci sono precisi impegni".

"Lo striscione parlava della situazione piombinese e ricordava a tutti quelli che passano davanti, i problemi di Piombino che è bene siano messi in evidenza e non nascosti. - ha aggiunto - Quegli operai che lo hanno pensato, disegnato e affisso dovrebbero essere premiati per il merito di ricordare alla cittadinanza e al viaggiatore il dramma che sta vivendo una città".

Rispondendo alle parole del sindaco che parlava di aregolamentare quello spazio per stabilire le regole e che comunque ogni affissione debba essere necessariamente autorizzata dalla Polizia Municipale, per un periodo che abbia un termine, Bruschi ricorda le bandiere sindacali sul cavalcavia di largo caduti sul lavoro lì "a ricordare anche loro il dramma di una fabbrica chiusa e di migliaia di lavoratori senza più un lavoro".

"A chi ha avanzato dei dubbi riguardo al riflesso di quel tipo di messaggi sull’immagine della città, soprattutto nel periodo estivo si sarebbe dovuto rispondere e spiegare che serve a ricordare il dramma e rafforzare la coesione sociale oltre all’iniziativa delle istituzioni nei confronti del nuovo padrone delle ferriere. - ha concluso - Comunque, quanto ha influenzato la decisione del sequestro il fatto che lo striscione non fosse di un’organizzazione sindacale ma di un’associazione che si è distinta per iniziative di contestazioni al sindaco?".


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