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Attualità venerdì 24 agosto 2018 ore 14:08

Sportelli bancari decimati, il caso di Riotorto

Si chiudono gli sportelli bancari, si riducono i dipendenti ma non si valuta come si allargano le periferie geografiche e sociali



PIOMBINO — In Toscana gli sportelli bancari sono calati di oltre 500 unità in 10 anni. La Val di Cornia non è estranea a questo fenomeno, specie dopo i fatti segnalati nella frazione di Riotorto dove delle tre iniziali banche ne è rimasta solo una. 

Basti pensare che nella regione nel 2008 c'erano oltre 2.500 sportelli bancari, a Luglio del 2018 meno di 2mila, stimando una diminuzione del 23 per cento stando a una recente comunicazione della Cgil Toscana. Le previsioni non sono rosee. Parallelamente, i bancari in Toscana sono scesi di quasi un terzo, passando dai 31.500 nel 2008 ai 22mila nel 2018. 

Oggi in Toscana alcuni comuni, o ex comuni che si sono fusi con un altro, risultano addirittura senza nemmeno uno sportello, in tutta Italia sono circa 400, mentre 33 Comuni toscani negli ultimi 10 anni ne hanno visto un calo tra il 50 e il 90 per cento. I numeri sono elaborati da Fisac Cgil Toscana su dati Bankitalia.

I Comuni interessati da questo fenomeno sono abitati prevalentemente da persone anziane poco inclini al digitale e all’home banking, e peraltro residenti in aree a volte impervie e montuose nelle quali parlare di banda larga e connessioni rapide appare una simpatica battuta. A Piombino il caso è diverso, visto che Riotorto è una frazione a circa una ventina di chilometri e non un Comune a sé, visto che non chiudono gli sportelli, ma le banche. Il disagio percepito dagli abitanti, però, è lo stesso. 

A nome dei riotortesi, infatti, è stata inviata una lettera al Prefetto di Livorno e al sindaco di Piombino Massimo Giuliani senza per il momento aver avuto una risposta. Pur comprendendo i principi di redditività di un'azienda da Riotorto chiedono di fare qualcosa considerando la situazione logistica della frazione rispetto a Piombino, l'aumento della popolazione riscontrato durante il periodo estivo e l'importanza di avere una possibilità di scelta visto che ora c'è una sola banca.

"Non va certo bene che si chiudono gli sportelli bancari, - hanno commentato da Fisac Cgil Toscana - si riducono i dipendenti ma non si valuta come si allargano le periferie geografiche e sociali. Chi abita lì va supportato e non abbandonato. Non è possibile che si debbano fare anche 20-30 chilometri per trovare uno sportello bancario”.

Dina Maria Laurenzi
© Riproduzione riservata


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