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Politica sabato 01 giugno 2019 ore 19:38

"Lo scontro tra cambiamento e conservazione"

Stefano Ferrini

Commentando il risultato elettorale, Spirito Libero non fa apparentamenti e non dà indicazioni di voto. Chiara una cosa: "Un ciclo si sta chiudendo"



PIOMBINO — Per 8 voti la lista civica Spirito Libero, guidata da Stefano Ferrini, non sarà rappresentata da nessun consigliere, né che vinca Francesco Ferrari né che vinca Anna Tempestini al ballottaggio di domenica 9 Giugno.

A una settimana dall'esito del primo turno, Ferrini commenta il risultato elettorale della sua lista. "Prendere oltre 900 voti come candidato sindaco, 860 come lista, attestarsi intorno al 5% e non entrare in Consiglio comunale per 8 voti è ovvio che lascia molto amaro in bocca", anche se guardando i numeri la lista di Ferrini è la seconda posto dopo quella di Ferrari.

Spazio ai ringraziamenti. "Per prima cosa quindi ringrazio i 913 elettori che mi avrebbero voluto come sindaco. Subito dopo il fantastico gruppo dei 24 candidati che mi ha supportato e sopportato, insieme ai simpatizzanti e sostenitori che pur non candidandosi ci hanno aiutato. Però - ha proseguito - non sarei onesto se non riconoscessi che il risultato, al di là degli 8 voti che mi hanno impedito di entrare in Consiglio, è stato al di sotto delle mie aspettative". Per rintracciare le ragioni di questo risultato, Ferrini ricorda la separazione tardiva dal Pd e alcuni errori commessi in campagna elettorale. 

"Ero io alla guida, me ne prendo io le responsabilità. Di certo abbiamo saputo tradurre in consenso solo in minima parte questa esigenza di cambiamento. Un merito però credo lo abbiamo avuto: quello di aver capito che un ciclo si stava chiudendo e quindi era necessario voltare pagina. Siamo una lista civica, ma pur appartenendo la gran parte di noi idealmente al campo del centrosinistra, abbiamo capito che lo scontro era tra cambiamento e conservazione, non tra destra e sinistra. - ha sottolineato - A Piombino è come se fosse caduto il muro di Berlino: il vecchio sistema, economico e politico, incentrato sul binomio centralità della fabbrica e Pd, è venuto meno perché da tempo non c'era più pane e spolverino e si volevano offrire ai piombinesi non più turismo o diversificazione, ma più rifiuti o almeno questa è stata la percezione. Ad essere rifiutato allora è stato il Pd". 

"Dopo una ampia discussione interna abbiamo deciso per coerenza con la scelta fatta e non riconoscendosi con nessuno dei due contendenti di non fare apparentamenti con nessuno, lasciando ai nostri elettori la possibilità di scegliere", ha sottolineato Ferrini. 

"Anche se fuori dal Consiglio e valutando la possibilità di fare ricorso per verificare se vi fossero stati errori Spirito Libero continuerà ad esistere chiedendo conto a chi vincerà ed a chi sarà all’opposizione di confrontarsi con le nostre proposte. Personalmente, e l'avrei fatto anche se fossi stato in Consiglio comunale, lavorerò per organizzare e costruire un nuovo gruppo dirigente che possa già a breve guidare questo movimento perché non si può essere per tutte le stagioni ed occorre prendersi le proprie responsabilità". 

Insomma, anche se 913 piombinesi al momento non saranno rappresentati per un calcolo puramente matematico, Spirito Libero assicura che farà di tutto per portare la loro voce sulla scena politica della città. 


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