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Politica lunedì 14 maggio 2018 ore 17:38

Sicurezza, Braschi: "Non una macchina di consensi"

In consiglio era stato chiesto il ritiro della mozione per produrre un documento condiviso. La consigliera Braschi ribadisce la posizione del Pd



PIOMBINO — Si torna a parlare di sicurezza, questa volta con le parole della consigliera Pd Monica Braschi, presidente delle terza commissione. 

L'intervento è collegato alla bocciatura della mozione presentata dai consiglieri Riccardo Gelichi (Ascolta Piombino) e Francesco Ferrari (Ferrari sindaco - Forza Italia) e all'eco che ha assunto sui social network.

"Il cittadino si sente minacciato dall'uscire di casa, dallo straniero nel quartiere, dalla microcriminalità o da comportamenti ritenuti devianti. Si fa spesso riferimento a luoghi in cui le insicurezze concepite e incubate nella nostra società si manifestano in forma estremamente condensata e tangibile. - si legge in una nota - Noi come Partito Democratico stiamo affrontando tutto questo, nelle forme, che sono, e sono sempre state la nostra forza: il dialogo, la partecipazione, il confronto, il contatto con il cittadino. La paura produce delle modifiche sostanziali nei sistemi di organizzazione della vita quotidiana e nelle relazioni che intercorrono tra le diverse componenti della società globale. Ma far leva sul bisogno di sicurezza e cercare di garantirla, non deve diventare uno strumento al fine di promuovere una macchina di generazione di consensi".

"Oltre all'istallazione di telecamere, collaborazione con le forze dell'ordine, stiamo portando avanti alcuni progetti, tesi a creare un modello di sicurezza basato sulla partecipazione dei cittadini e cittadine e sul concetto che la sicurezza, - ha aggiunto - essendo un bene comune, prevede una interazione, senza confusione di ruoli, ad azioni condivise e partecipate". 

In questo contesto proprio Braschi si era fatta portavoce del progetto di Controllo del Vicinato (leggi qui sotto l'articolo correlato). "Non si tratta di ronde, - ha spiegato - ma di cittadini sentinella, di volontari disposti a vigilare sui quartieri per anestetizzare la paura, a dialogare con il vicino e a segnalare tutto ciò che può sembrare anomalo alle forze dell'ordine".

In merito a quanto accaduto in Consiglio? Il Pd aveva chiesto il ritiro della mozione per poter poi produrre un documento condiviso dalla Terza commissione. "I firmatari hanno negato il ritiro ribadendo che in commissione sono solo chiacchiere", ha concluso Braschi. La mozione discussa in Consiglio non è stata accolta (leggi qui sotto gli articoli correlati).


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