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Attualità martedì 10 settembre 2019 ore 19:55

”Su Rimateria accozzaglia di favole ormai vecchie”

Così il Comitato Salute Pubblica ha risposto alle recenti dichiarazioni della sindaca di Campiglia in merito alla discarica. Ecco il motivo



PIOMBINO — Il Comitato Salute Pubblica sbrocca dopo le dichiarazioni della sindaca di Campiglia Alberta Ticciati in merito alla discarica Rimateria.

"Ha esordito invitando ad affrontare la questione RiMateria senza semplificazioni. - ha commentato - Come Comitato Salute Pubblica abbiamo dunque proseguito la lettura con entusiasmo, aspettandoci che finalmente si entrasse nel merito delle questioni che ne stanno alla base. Così non è stato, anzi, tutto pare continuare a riassumersi nel solito ritornello: RiMateria non è il problema, ma la soluzione! Alberta Ticciati infatti afferma che RiMateria serve per le bonifiche, per la TAP, che trasformerà gli scarti industriali in inerti da utilizzare al posto di quelli estratti dalle cave, e per questo sarà necessario concedere altri spazi di discarica, oltre a quelli già autorizzati e sopportare i disagi che ormai ben conosciamo da tempo. E questa sarebbe un’analisi? - ha aggiunto - Ci rincresce contraddirla, sindaco, ma questa è soltanto una storia, anzi, un’accozzaglia di favole ormai vecchie, alle quali ormai non crede più nessuno".

Per il Comitato Salute Pubblica la realtà è un'altra: "I fini dell’ampliamento degli spazi di discarica sono soltanto economici; a guadagnarci saranno soltanto i privati", sottolineando che "il socio Unirecuperi ha utilizzato gli spazi dell’attuale discarica per conferirvi i rifiuti speciali provenienti da tutta Italia e che ve li ha conferiti a un prezzo talmente basso da essere denunciato come palesemente fuori mercato dall’altro socio privato Navarra, che per questo non ha firmato il bilancio 2018".

"RiMateria non è al servizio della Val di Cornia, anzi: i cittadini della Val di Cornia dovranno continuare a sopportare i disagi per la mancata messa a norma. Sono di fatto i privati a gestire e determinare sin da oggi il futuro del nostro territorio. Ai cittadini resta solo il disagio, anzi il rischio sanitario, viste le medie orarie dei valori dell’acido solfidrico rilevate dalla centralina Arpat e le ultime dichiarazioni dell’Asl inviate in Regione. - e hanno aggiunto - In quale favola una discarica gestita dai privati può essere al servizio di un Sin? Le bonifiche di cui lei parla in modo generico non esistono”. 

“Chi oggi guarda davvero al futuro e allo sviluppo economico e sociale della val di Cornia - ha concluso il comitato - non può che mettere al primo posto la difesa della salute e dell’ambiente e non può che essere contrario a fare del nostro territorio un Polo Nazionale per il trattamento dei rifiuti speciali ed un Distretto Regionale per l’estrazione di inerti dalle colline di Campiglia Marittima, di San Vincenzo e di Suvereto. Per questo siamo contrari a qualunque ampliamento della discarica di RiMateria. Questa, a nostro avviso, è la soluzione. Tutto il resto non è che fumo negli occhi”.


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