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Politica martedì 22 dicembre 2015 ore 18:09

Perché bocciare la mozione sulle concessioni?

A rispondere è l'assessore allo Sviluppo Economico Stefano Ferrini che torna sulla questione aperta dal Movimento 5 Stelle sulle concessioni portuali



PIOMBINO — La decisione farebbe a capo a motivi normativi e non di tipo soggettivo.

“Dispiace che la risposta che abbiamo provato a dare in consiglio comunale sia stata ritenuta non convincente dal presidente del Movimento 5 Stelle Daniele Pasquinelli. - commenta l'assessore - Dispiace anche perché non ce n'è un'altra possibile ed affermare il contrario vuol dire o non aver capito i termini della questione o prendere in giro i cittadini". 

I motivi che hanno portato a chiedere in consiglio comunale la bocciatura della mozione del gruppo consiliare 5Stelle risiedono nella normativa attuale inerente. Il rilascio di concessioni prevede l'obbligo, da parte del richiedente, della presentazione di una serie di documenti, tra cui il piano industriale corredato da tutti gli elementi necessari riguardanti l'entità degli investimenti, il numero degli occupati, le caratteristiche ed il layout degli impianti, il cronoprogramma degli interventi previsti nelle aree con tutte le indicazioni riguardo le possibili dismissioni/demolizioni delle aree/impianti non di interesse e gli interventi previsti in riferimento ed eventuali nuove realizzazioni. Inoltre il futuro concessionario dovrà presentare idonea fidejussione correlata agli investimenti ed alla durata della concessione.

"Sarà soltanto in relazione a tutti questi elementi - prosegue Ferrini - che l'Autorità Portuale potrà o non potrà rilasciare le concessioni e determinarne la durata. Non riguardo ad altri e soprattutto non in base a valutazioni soggettive. Inoltre la normativa vigente impone all'Autorità Portuale di vigilare sul rispetto del piano industriale e le consente di revocare la concessione in qualsiasi momento, per cui la durata di cinque anni, anche qualora fosse stato possibile stabilirlo come chiedeva la mozione, paradossalmente sarebbe potuto essere anche un periodo troppo lungo nel caso in cui il concessionario già dopo due anni non avesse ottemperato agli obblighi che si assumeva firmando la concessione".

Insomma, salvo le dovute preoccupazioni del caso che interessato tutte le forze politiche, la mossa del Movimento 5 Stelle non avrebbe sortito l'effetto desiderato in fatto di garanzie sul piano Aferpi. Del resto, come specifica Ferrini, le aree per cui verrano rilasciate le concessioni sono esclusivamente quelle che precedentemente aveva Lucchini e che attualmente Aferpi utilizza per le operazioni siderurgiche, mentre per le altre aree che devono ancora essere ultimate Cevital avrà soltanto un diritto di opzione.


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