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Attualità venerdì 22 marzo 2019 ore 19:02

Parco eolico Foce di Cornia, cosa c'è da sapere

In occasione dell'inaugurazione dell'infopoint, WEB Italia Energie ha illustrato il progetto. Focus su tempi, avifauna, rumore e impatto visivo



PIOMBINO — Inaugurato l'infopoint, presso la sala Giovannardi a Palazzo Appiani, dedicato al percorso di realizzazione del Parco eolico Foce di Cornia. L'occasione è stata anche una opportunità per conoscere gli sviluppi del progetto di W.E.B. e tutte le misure messe in campo per il territorio. A illustrarne i dettagli Andrea Tisot, Country Manager Italia WEB, e Adriano Catania, responsabile del cantiere piombinese.

"L'info Point nasce dal desiderio di mettere a disposizione di tutti i cittadini, istituzioni, associazioni, le informazioni utili per comprendere al meglio i valori del parco eolico e, al contempo, valorizzare il lavoro delle imprese del territorio che sono coinvolte in tutte le fasi che stanno portando all'istallazione delle 6 pale", ha esordito Tisot che ha ricordato il ruolo di W.E.B. Italia energie rinnovabili facente parte del gruppo internazionale WEB Windenergie AG con un'esperienza ventennale nel settore delle energie rinnovabili e più di 90 siti di produzione in 8 paesi fra Europa e Nord America. Gruppo che ha rilevato il progetto da Fera nel 2017.

I lavori al parco eolico sono attualmente in corso e i primi basamenti sono già visibili. Le pale eoliche installate saranno 6 per un'altezza al mozzo di 112 metri, una distanza l'una dall'altra di 320 metri per una disposizione complessiva di 1,6 chilometri. Tra la fine di Maggio e l'inizio di Giugno i lavori dovrebbero essere completati. Terminata la fase di montaggio, W.E.B. manterrà proprietaria dell'impianto per tutta la vita utile, gestendo direttamente la manutenzione e l'operatività.

Come spiegato dagli addetti ai lavori, il progetto è stato curato nei minimi dettagli per impattare il meno possibile sull'ambiente. Dai presenti sono stati chiesti chiarimenti in fatto di: avifauna, inquinamento acustico e visivo. 

Per quanto riguarda l'avifauna, stando alle prescrizioni presentate in fase di Via e autorizzazione ad esercizio, è previsto un monitoraggio diurno e notturno anteopera, durante e post lavori già commissionato a tecnici; i risultati dovranno essere trasmessi alla Regione Toscana e è stato escluso, su suggerimento dei presenti, di intavolare un dialogo anche con il gruppo Wwf locale. Le pale, inoltre, avranno dei punti luminosi e presentano delle bande rosse per essere visibili; alla base si prevede una recinzione per far sì che gli animali feriti possano essere facilmente recuperati.

Per quanto riguarda il rumore e le vibrazioni, come previsto dalla normativa vigente, infame autorizzativa sono stati svolti rilievi fotometrici e calcoli previsionali per valutare il potenziale impatto acustico dell'opera. Il calcolo previsionale di impatto acustico è stato valutato dagli enti preposti, Arpat compreso, ed è stata rilasciata l'autorizzazione. Il rumore dovuto all'interazione del vento con le pale verrà percepito solo nelle immediate vicinanze e non supererà i limiti stabiliti dalle normative. La dentatura presente sulle pale serve a mitigare l'impatto con il vento.

Data la loro dimensione è innegabile che la percezione visiva dell'impianto. 

La costruzione del parco comporterà una serie di azioni a favore del territorio: ripristino stradale interessate dai lavori e la sistemazione della strada pubblica del Quagliodromo utilizzata per l'accesso al mare. La strada sarà completamente ristrutturata con il rifacimento del fondo stradale utilizzando un ecobitume a basso impatto ambientale che darà un effetto di strada bianca. Oltre a questi interventi, in termini economici il Comune otterrà il 2 per cento annuo rispetto all'importo totale della produzione di energia. Si stimano, dunque, tra i 60 e gli 80mila euro annui da destinare a interventi di miglioramento ambientale sul territorio.

E' stato aperto, infine, un dialogo con Aferpi per valutare la possibilità di fornire energia allo stabilimento siderurgico.

Sul fronte lavoro, in questa fase di cantiere si sono contati fino a 70 lavoratori attivi tutti appartenenti a ditte ricadenti sul territorio. A ditte del territorio saranno affidati i lavori per la sistemazione delle strade.  La manutenzione dell'impianto, invece, sarà affidata a una ditta esperta di Cecina che già opera in questo settore. 

Dina Maria Laurenzi
© Riproduzione riservata


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