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Lavoro venerdì 24 novembre 2017 ore 17:53

"Non esistono lavoratori di serie A o serie B"

Fiom, Fiom e Uil rispondono agli attacchi di Usb: "Non accettiamo lezioni da chi promuove solo azioni di natura propagandistica"



PIOMBINO — "E' evidente che per l'Usb è molto più facile attaccare Fim, Fiom e Uilm, piuttosto che contestare le aziende e proporre soluzioni che siano percorribili per dare una risposta concreta ai lavoratori. In tutti questi anni non hanno portato alcun contributo a sostegno delle vertenze di Piombino per salvare i posti di lavoro, né per i diretti né per l'indotto".

Così Fim, Fiom e Uilm in una nota rispondono all'attacco di Usb Piombino sulla questione indotto. La colpa secondo l'Usb è quella dei sindacati di aver abbandonato i lavoratori dell'indotto (leggi l'articolo correlato).

"Solo per avere visibilità ed autolegittimarsi, è vergognoso attaccare chi tutti i giorni si impegna a cercare le migliori soluzioni per tutti, speculando sulla pelle dei lavoratori. - si legge nella nota congiunta - Tutti questi paladini dell'ultimo minuto, che hanno trovato terreno fertile in questa crisi bestiale e che oggi si vendono come i detentori della verità assoluta, farebbero bene a portare avanti le proprie idee e le proprie proposte, ammesso che ne abbiano. Ma è evidente che non è così, e trovano il loro sport preferito nell'attaccare chi da oltre 9 anni si impegna a tutelare i lavoratori".

Arrivano anche delle spiegazioni in merito all'ordinamento normativo della legge Marzano nel quale non rientrano per requisiti le piccole aziende del territorio.

"E siccome per noi non esistono lavoratori di serie A o serie B, ma esistono solo le persone e le loro famiglie da tutelare, ci siamo attivati fin dall'inizio di questa vicenda, a fronte di queste gravi difficoltà e carenze normative, per chiedere al Governo misure eccezionali che derogassero alla legge vigente al fine di tutelare l'indotto". Oltre alla proroga di un anno della cassa integrazione, recentemente è stato ottenuto lo sblocco dei 30 milioni da destinare alle politiche attive del lavoro per i disoccupati e la mobilità in deroga per coloro che la terminano nel 2017.

"Ovviamente queste misure per fim fiom uilm non sono né risolutive, né soddisfacenti perchè Piombino necessita di interventi straordinari soprattutto per ampliare le tutele sociali; queste sono le rivendicazioni al Governo e alle istituzioni, in attesa che riparta il lavoro", hanno concluso.

Intanto nel pomeriggio di venerdì le Rsu Aferpi e Piombino Logistics hanno partecipato al flash mob per l'indotto in piazza Cappelletti.


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