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Politica sabato 25 novembre 2017 ore 16:21

Mannaia sull'indotto, 5 Stelle al veleno

Il Movimento 5 Stelle ha voluto parlare ai lavoratori della Trailer, licenziati: "Quello che non s può perdere è la dignità"



PIOMBINO — "Abbiamo pensato a lungo se commentare o meno il licenziamento del personale della ditta Trailer, è difficile per noi, dal nostro ruolo di oppositori in Consiglio comunale, Regione e Governo, poter offrire un aiuto reale a queste persone. Quando ci si trova a prendere posizione su fatti come questi, spesso si corre il rischio di venire apostrofati come sciacalli, pronti a strumentalizzare i momenti drammatici di questo territorio. Il vero paradosso sta nel fatto che a chiamarci sciacalli non sono le vittime, bensì i colpevoli di questi disastri". 

Così il Movimento 5 Stelle a Piombino è voluto intervenire sulla questione indotto a seguito dei licenziamenti dei lavoratori della Trailer (leggi l'articolo correlato).

"Siamo di fronte al fallimento di un’intera classe politica che fino ad oggi ha saputo solo illudere una città con fantasiose strategie di rilancio finalizzate unicamente al mantenimento del consenso, ma proprio per questo destinate a fallire. Per questo, anche in questa occasione, noi non ci nascondiamo e abbiamo deciso di manifestare la nostra vicinanza agli operai della Trailer e alle loro famiglie". 

"Cari ragazzi, - hanno raggiunto - il lavoro nella vita si può anche perdere, ma quello che non si può perdere è la dignità, voi non la avete persa e non la perderete. Voi avete lottato con le poche armi che potevate avere a disposizione e non avete niente da rimproverarvi, sono altri che, se avessero un briciolo di dignità, si dovrebbero fare da parte consapevoli del disastro sociale che stanno causando nella nostra città. Le istituzioni locali aprirono un tavolo di crisi specifico per il vostro caso, ora è giunto il momento che su quel tavolo, dimenticato in uno scantinato dal giorno dell’apertura, vengano messe delle pietanze, perché queste discriminazioni sociali che stanno dividendo gli operai fra chi ha un minimo di tutele e chi è abbandonato a se stesso, sono inaccettabili e ingiustificabili".


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