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Lavoro martedì 25 giugno 2019 ore 18:40

Due ore di sciopero, presidio alle porte di Jsw

Foto di archivio

Operai pronti al primo sciopero dell'era Jindal previsto per il 26 Giugno. "Surreale dire ai lavoratori che l'imprenditore non approva"



PIOMBINO — Due ore di sciopero nella giornata di mercoledì 26 Giungo con presidio davanti la portineria della direzione Jsw. Dalle 10 alle 12 manifesteranno gli operai Jsw Steel Italy (Aferpi), la prima volta nell'era Jindal. 

"Apprendiamo che la direzione del personale con il ceo Mohamad Babu stanno visitando lo stabilimento confrontandosi con i lavoratori. - hanno segnalato in una nota Fim, Fiom e Uilm - Ovviamente è legittimo per la direzione confrontarsi con i propri collaboratori ma è surreale dire ai lavoratori che l'imprenditore indiano Jindal non approva lo sciopero e che questo potrebbe rallentare la realizzazione del progetto. Forse - hanno aggiunto i sindacati - sarebbe più opportuno spiegare ai lavoratori perché a distanza di un anno non sappiamo ancora a che punto siamo con gli smantellamenti, con gli investimenti sui treni di laminazione, con la continuità produttiva, con lo studio di fattibilità per i forni elettrici e con gli investimenti sulla logistica".

Se da un lato pesano i ritardi del Governo, per i sindacati sono evidenti i ritardi del gruppo indiano per fare ripartire lo stabilimento di Piombino. 

"Nelle assemblee di ieri non ci sono stati fraintendimenti ma i lavoratori sono stati chiari, il bicchiere è colmo, non si può pensare di tornare ad essere competitivi continuando con la politica di tagli e riduzione dei costi, servono gli investimenti per aumentare la produttività e l'efficienza degli impianti. Vogliamo ribadire all'azienda e al Governo che il sindacato ha sempre supportato il progetto ma ora è il momento per tutti di passare dalle parole ai fatti e dall'incontro al Ministero del 9 Giugno aspettiamo passi in avanti sia dal Governo che dall'azienda", hanno ribadito.

Ad accendere gli animi anche la gestione delle sperimentazioni dell'acciaio al piombo già predisposte per giovedì 27 Giugno al Tmp. I rappresentanti dei lavoratori ne hanno chiesto la sospensione in attesa di conoscere i dati su sicurezza e salute (leggi qui l'articolo correlato)

"Chiediamo all'azienda di avere un senso di responsabilità e attendere le risposte degli enti competenti per garantire la totale sicurezza ai lavoratori. - hanno sottolineato - Da Comune, Regione, Asl e Arpat al momento non abbiamo riscontro e crediamo che tutti debbano assumersi la propria responsabilità.

Ad aderire allo sciopero anche l'Unione sindacale di base e l'Uglm.

"Uglm vista la particolare situazione venutasi a creare con preannunciati interventi aziendali su alcune postazioni interessate dal taglio delle riorganizzazioni e sulla tempistica del pagamento del Welfare, ritiene che la mobilitazione sia necessaria per ribadire la necessità di investimenti affinché lo stabilimento torni ad essere produttivo e che non si proceda ad ulteriori tagli o riduzioni di personale. Da tenere presente che da questo potrebbe dipendere una minore sicurezza per i lavoratori. Per tali motivi domani saremo presenti al presidio dalle 10 alle 12 sotto la portineria della direzione", si legge nella nota della segreteria provinciale Uglm e il suo rappresentante nella Rsu Jsw.


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