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Lavoro venerdì 25 gennaio 2019 ore 15:00

"In Aferpi il tempo passa e i problemi aumentano"

Per il Camping Cig è arrivato l'ora della mobilitazione. Intanto l'Unione sindacale di base ha incontrato Nardi. Convocato il consiglio di fabbrica



PIOMBINO — "In Aperpi il tempo passa e i problemi aumentano". Parola del Coordinamento Articolo 1 Camping Cig che dopo l'incidente avvenuto in fabbrica torna a ribadire maggiore sicurezza in fabbrica e l'attivazione del servizio medico garantito 7 giorni su 7 h24 con ambulanza interna. Chiesto un impegno più incisivo anche sul rischio amianto, soprattutto dopo la relazione Arpat che ha segnalato la presenza diffusa specie nell'ex area a caldo di amianto friabile a vista con possibilità di contaminazioni ambientali. 

"Già questo dovrebbe essere sufficiente per indire un'assemblea con i lavoratori ma se poi aggiungiamo che tra 9 mesi scadrà l'attuale ammortizzatore sociale, che i sindacati non riescono a farsi convocare al Mise per fare il punto della situazione con il governo e l'azienda, che questa ha già bruciato 7 mesi su 18 presi per decidere se e dove costruire i forni elettrici senza fare alcun investimento e anzi sta valutando se mettere in cassa integrazione altro personale, ci chiediamo, se non ora, quando lavoratori e cittadini saranno chiamati alla mobilitazione?", hanno commentato dal Camping Cig.

Il comunicato del coordinamento è arrivato nella stessa giornata in cui Fim, Fiom e Uilm, dopo l'incontro con la direzione aziendale, hanno convocato un Consiglio di fabbrica per lunedì

A darsi da fare anche l'Unione sindacale di Base che ha incontrato il commissario straordinario per l'acciaieria di Piombino Piero Nardi.

"Una discussione durata oltre un'ora in cui i delegati sindacali hanno esposto le proprie preoccupazioni e chiesto rassicurazioni circa il rispetto degli impegni presi, sia da parte del nuovo imprenditore indiano Jindal sia per quanto riguarda le istituzioni, Governo in testa. - hanno riferito in una nota - Se, da una parte, le tempistiche previste dall'accordo di programma sembrano al momento rispettate, dall'altra non possiamo non denunciare alcuni segnali che ci inducono a pensare che i veri e propri investimenti, indispensabili per far ripartire gli impianti, sono ben lontani da essere effettuati. Per Usb è arrivato il momento di sollecitare tutti gli attori in campo affinché gli accordi presi siano rispettati. In questo senso registriamo anche la palese mancanza di interesse da parte del Governo che non ha ancora speso una parola rispetto alla situazione di Piombino".

Sulla necessità di una convocazione al Ministero dello Sviluppo economico anche Fim, Fiom e Uilm ne hanno ribadito l'importanza per monitorare il quadro della situazione. Anche Uglm nei giorni scorsi aveva chiesto certezze e risposte immediate per dare seguito a quanto presentato da Jindal.

Dina Maria Laurenzi
© Riproduzione riservata


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