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Politica giovedì 30 agosto 2018 ore 15:23

Rimateria, il Pd boccia la proposta di referendum

Francesco Ferrari in Consiglio (Foto di archivio)

Bocciata la proposta delle opposizioni che compatte hanno chiesto un referendum per coinvolgere la cittadinanza sul futuro della discarica



PIOMBINO — "Questa mattina abbiamo assistito alla pagina più nera della politica amministrativa del Comune di Piombino, quantomeno degli ultimi anni". Così le forze politiche di opposizione Ferrari Sindaco, Ascolta Piombino, M5s, Un'altra Piombino e Rifondazione Comunista in una nota congiunta hanno commentato quanto avvenuto in Consiglio comunale.

Nella mattinata è stata discussa e portata all'attenzione dei consiglieri comunali la proposta di indire un referendum per far esprimere la cittadinanza sul progetto di ampliamento della discarica Rimateria e della vendita delle quote ai privati. Proposta che dopo una lunga discussione non è stata approvata con un Pd convito che ha votato per il no. Dalla coalizione di maggioranza, astenuto il consigliere Marco Mosci di Sinistra per Piombino, assenti i rappresentanti di Spirito Libero.

"Di fronte al nuovo progetto di Rimateria, con la richiesta di ampliamento della discarica a 2.500.000 di metri cubi e la volontà di privatizzare ciò che, quando c'erano decine di milioni di debiti era pubblica, le opposizioni hanno chiesto di celebrare due referendum consultivi. - hanno ricordato le opposizioni - Visto che le decisioni su Rimateria avranno effetti sostanziali per i prossimi decenni, abbiamo ritenuto che la popolazione dovesse esprimersi attraverso lo strumento che rappresenta la più alta espressione di democrazia. Semplicemente con un sì o con un no i cittadini avrebbero potuto decidere il loro destino ed il destino delle generazioni future. Questa proposta è stata bocciata dal Partito Democratico. La notizia si commenta da sola".

La discussione è stata molto sentita. Da un lato le opposizioni compatte, dall'altra un Pd convinto del percorso intrapreso. In aula è intervenuto per tutti il consigliere capogruppo Rinaldo Barsotti che ha sottolineato come l'operazione delle opposizioni sia stata carica di pregiudizio, un'occasione di propaganda, quasi un tormentone. 

Anche il sindaco Massimo Giuliani ha detto la sua ricordando come il percorso per il progetto Rimateria sia partito nel 2016 con tanto di iniziative pubbliche volte a informare la cittadinanza. Approvare la proposta di referendum oggi, ha spiegato il primo cittadino, sarebbe significato prevedere la consultazione per 0ttobre 2019 dovendo rispondere a un iter procedurale dettagliato e nel frattempo bloccare tutto creando anche delle difficoltà con le aziende private in ballo.

Insomma, da un lato il Pd ha detto no al referendum dall'altro le opposizioni che interpretano tale decisione poco democratica. Ma c'è un altro lato da considerare, quello della cittadinanza, dei residenti di Colmata e dintorni e del Comitato Salute Pubblica che hanno già detto che non basta questo no per fermarli.


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