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Politica venerdì 21 luglio 2017 ore 18:00

Ecco la mozione anti-siccità di Gelichi e Ferrari

Foto di repertorio

Ascolta Piombino e il gruppo Ferrari sindaco Forza Italia firmano una mozione congiunta per sollecitare un piano risolutivo contro la crisi idrica



PIOMBINO — "Dobbiamo occuparci della questione idrica", così la lista civica Ascolta Piombino e il gruppo Ferrari sindaco Forza Italia hanno presentato una mozione per "cercare di stimolare l'Amministrazione di Piombino e l'Asa a prodigarsi per il futuro sviluppo della Val di Cornia iniziando un percorso di indagine tecnica per definire prima possibile gli interventi funzionali alla regimazione delle acque e al conseguente uso civile e industriale delle stesse".

La mozione è figlia della crisi idrica che la Val di Cornia sta attraversando questa estate con tanto di ordinanze, emesse da tutti i commini del territorio, per evitare lo spreco della risorsa.

"Già alla fine degli anni sessanta e per tutto il decennio successivo, le amministrazioni di questo comprensorio si sono interrogate su come porre rimedio a dette calamità, e che in tal periodo il dibattito è rimasto acceso sulle ipotesi d’arginamento dei fiumi come il Milia, oppure sulla eventualità di aprire casse d’espansione lungo il letto del fiume Cornia. - hanno ricordato in una nota - Noi riteniamo inaccettabile dal punto di vista dei consumi e principalmente da quello della sicurezza, una gestione della risorsa idrica impostata sulla fatalità della calamità naturale, dove i rimedi risiedono solo nelle limitazioni delle ordinanze sindacali, tese solo a governare l'emergenza, e mai all'individuazione delle reali soluzioni".

"Cercheremo quindi di impegnare il Comune di Piombino e la Val di Cornia, ad avviare un rapido percorso d’indagini tecniche per la regimazione delle acque, rivalutando l'idea d’interventi lungo il letto del fiume Cornia con casse d’espansione, riflettendo sul fatto che questi tipi d’interventi possono risultare efficaci, sia per il recupero delle acque meteoriche da disporre per l'agricoltura e l'industria, ma all'occorrenza anche per l'acquedotto urbano. - hanno chiarito - Inoltre, cercheremo di stimolare l’attuale gestore della risorsa idrica per valutare eventuali progetti per la captazione delle acque dei canali di Marina, per fruirne in situazioni d’emergenza anche se non per usi domestici".


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