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Attualità venerdì 18 gennaio 2019 ore 13:21

Degrado e amianto, allarme di Legambiente

Sulla base di una relazione dell'Arpat, Legambiente Val di Cornia ha rilanciato l'allarme sulla sicurezza e sui rischi provenenti dall'ex Lucchini



PIOMBINO — Legambiente Val di Cornia ha rilanciato l’allarme sulla sicurezza e sul possibile rischio per la salute pubblica derivati dal degrado e dalla possibile instabilità strutturale degli impianti industriali siderurgici ex Lucchini, contenenti anche amianto. Rischio che coinvolge in modo grave gli stessi operai che operano nello stabilimento.

"Abbiamo acquisito nei giorni scorsi una relazione dell’Arpat che fa seguito anche alle nostre ripetute sollecitazioni degli ultimi mesi.  - ha fatto sapere Legambiente - Questa relazione conferma le nostre preoccupazioni e rilancia la necessità di 'urgenti opere di messa in sicurezza e bonifica'. Questa frase è ripetuta più volte nella lunga relazione e riguarda: l’area degli stoccaggi di rifiuti, anche quelli recenti in regime di deposito temporaneo, la cui conformità '…attualmente non può essere verificata per problemi di sicurezza in relazione al rischio amianto'".

Nella relazione Arpat ha espresso l'impossibilità di accesso sui reparti a caldo dismessi, ovvero cokeria, acciaieria e altoforno, "che presentano maggiori problematiche a causa della presenza di amianto friabile, che quindi si disgrega e si disperde più facilmente di quello compatto, solo in parte individuato e solo in parte valutato nella documentazione a causa dell’obiettiva situazione di degrado delle strutture, alcune neanche accessibili in sicurezza".

Preoccupazione è emersa anche per il reparto Tmp (Treno Medio Piccolo) che si trova nell'area siderurgica attiva e che dovrebbe ripartire a breve. E' stata individuata infatti 'la presenza di alcuni campioni di aria positivi per la presenza di fibre concentrati in prossimità dei pulpiti coibentati con Mca (Materiali Contenenti Amianto), all’interno del capannone'. Anche alcuni serbatoi 'presentano anch’essi evidenti danneggiamenti del rivestimento esterno con amianto esposto' agli eventi atmosferici e quindi disperso nell’aria.

"Sembra evidente una emergenza acclarata, - ha denunciato Legambiente - quindi si agisca con gli strumenti giuridico/normativi di urgenza a disposizione del sindaco, quale massima autorità sanitaria, per urgenti opere di messa in sicurezza che prescindono dal programma delle demolizioni degli impianti dismessi. Oltre al sindaco si dovrebbe immediatamente attivare il servizio Prevenzione Igiene Sicurezza Luoghi di Lavoro della Asl di Piombino".


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