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Attualità lunedì 14 agosto 2017 ore 08:52

Crisi idrica, i consigli per non sprecare l'acqua

Le piogge, questa stagione, non sono state abbondanti. In Val di Cornia la crisi idrica si è fatta sentire. Arpat diffonde il vademecum di Legambiente



PIOMBINO — L'estate 2017 è stata caratterizzata dalla crisi idrica, lo testimoniano le ordinanze e i provvedimenti regionali per mitigare l'effetto siccità (leggi gli articoli collegati). Per questo Arpat, su spunto di un volantino di Legambiente, ha pubblicato una serie di consigli da seguire per non sprecare questo bene prezioso.

C'è da considerare, prima di tutto, che solo il 27,8 per cento dei prelievi di acqua è destinato agli usi civili, mentre il 17,8 per cento per usi industriali, il 4,7 per cento per la produzione di energia termoelettrica, il 2,9 per cento per la zootecnica e il 46,8 per cento per l'irrigazione delle coltivazioni. 

Stando agli ultimi dati Istat relativi al 2015 ogni persona consuma 245 litri di acqua potabile al giorno. Nelle nostre abitazioni, per esempio, si potrebbe iniziare dall'istallazione di riduttori di flusso, sciacquoni a basso consumo o elettrodomestici a basso consumo idrico.

Ma il risparmio idrico non è solo una questione domestica, Legambiente infatti fa riferimento all'ammodernamento degli impianti, all'utilizzo dei tetti verdi e giardini pensili per l'accumulo e il recupero delle acque piovane, tecniche irrigue da utilizzare in agricoltura ma anche nelle aree verdi urbane o recuperare e riutilizzare acqua grigie ovvero quelle provenienti da docce e lavabi. Da non trascurare il volume di perdite, siano gocce che fuoriescono dal rubinetto siano flussi della rete idrica cittadina. Basti pensare che 90 gocce di acqua in un anno sono 4mila litri di acqua. 

E allora, cosa possiamo fare per contribuire al risparmio idrico. I consigli arrivano direttamente dall'opuscolo Il mondo è fatto di gocce: non far scorrere l'acqua inutilmente; utilizzare il tasto piccolo dello sciacquone o istalla i pulsante per interrompere il flusso; usare la latrice e la lavastoviglie solo a carico pieno; per lavare i piatti è sempre meglio riempire il lavello e utilizzare l'acqua che scorre solo per risciacquare; utilizzare per annaffiare l'acqua usata per sciacquare la frutta. 

A questi piccoli accorgimenti si aggiungono quelle per un cittadino modello 2.0: usare con parsimonia l'acqua non solo a casa, ma anche in palestra e in albergo; al bar chiedere acqua del rubinetto; preferire l'acqua della fontana o delle casette dell'acqua;


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