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Attualità sabato 01 febbraio 2020 ore 09:00

"La città paga immobilismo e rinvii di Jindal"

Camping Cig denuncia il timore che Jsw non punti al rilancio della siderurgia piombinese, ma ad occupare una casella dello scacchiere internazionale



PIOMBINO — "Decisamente positiva la partecipazione e l'attenzione alla nostra iniziativa di sciopero della fame, nonché i riflessi che la stessa ha prodotto a livello nazionale e le premesse che localmente di sono sviluppate per realizzare forme più avanzate di mobilitazione". Così il Coordinamento Art. 1 - Camping Cig è intervenuto dopo i 3 giorni di sciopero della fame di Paolo Francini e Ugo Preziosi e di altri lavoratori che a staffetta si sono uniti a loro.

Per questo motivo è stato sospeso lo sciopero della fame e si da appuntamento a sabato 8 Febbraio quando gli attivisti del Camping Cig saranno presenti con presidio e volantinaggio nel centro di Piombino.

I tre giorni di sciopero della fame ha acceso i riflettori sulla vertenza Piombino che, come sottolineano dal Camping Cig è tutt’altro che risolta. A parlarne la stampa locale e nazionale, cartacea e online, nonché reti televisive. Intanto è ripreso il pressing sul Governo (leggi qui sotto l’articolo correlato).

Nella terza giornata di sciopero sono aumentate le visite e i messaggi di solidarietà per Ugo Preziosi e Paolo Francini da parte di Davide Anselmi (Lega), il vicesindaco Giuliano Parodi, Monica Bartolini e Riccardo Gelichi (Ascolta Piombino), Rinaldo Barsotti (ex capogruppo Pd); Simone De Rosas (segretario di Federazione Pd); Mario Giannullo (presidente Anpi), Roberta Degani del Comitato Salute Pubblica e rappresentanti dell’Arci del Cotone e della Croce del Sud. Terza giornata che si è conclusa con l'assemblea pubblica organizzata dal comune di Piombino.

"Abbiamo avuto modo di registrare una ampia convergenza sulla linea dentro la quale noi vogliamo muoverci: - hanno detto - quella della sensibilizzazione e mobilitazione largamente unitaria della città per sostenere le ragioni di Piombino nei tavoli nazionali, per la difesa di una moderna ed ecocompatibile siderurgia, allontanata dalla città, e per il rilancio di una economia diversificata che valorizzi tutte le potenzialità delle nostre zone".

Per il Camping Cig, dunque, ora è il momento delle proposte, dell'avvio di un percorso di partecipazione condiviso che prenda in considerazione i problemi della città ancora irrisolti e di far portare il caso Piombino all'attenzione del Governo nazionale.

Per il Camping Cig "la via maestra dovrebbe essere l’ingresso dello Stato nella gestione dello società Jsw Steel Italy", se così non fosse occorre che nel testo dell’Accordo di Programma siano introdotti dei nuovi punti che riassumiamo: il piano Jsw dovrà essere definitivo e non preliminare; inserire impegni certi con tanto di scadenze e penali in caso di inadempienza; avviare a breve termine l'investimento per i treni di laminazione e la demolizione dei vecchi impianti; stoppare la produzione di acciai al piombo e altre lavorazioni nocive; dotare ogni nuovo impianto delle più moderne applicazioni per la salvaguardia dell'ambiente interno ed esterno; risposta definitiva sui costi dell'energia; la sorveglianza commissariale sulla gestione dello stabilimento prolungata sino a tutta la durata del Piano di investimenti.

Qui sotto l'intervento integrale di Paolo Francini a nome del Camping Cig durante l'assemblea pubblica.


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