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Attualità domenica 11 ottobre 2020 ore 14:22

"Biblioteca polo di cultura e di socialità"

I lavori all'interno del polo culturale

Manifesto per la Cultura e il comitato Amici della biblioteca in piazza Manzoni. Presente il vicesindaco Parodi, promesso il completamento del polo



PIOMBINO — Si è tenuto sabato pomeriggio in piazza Manzoni un incontro rivolto al destino del polo culturale e della biblioteca cittadina. L'iniziativa è stata promossa dai sottoscrittori del Manifesto per la Cultura a Piombino e il comitato Amici della biblioteca, in collaborazione con il Quartiere Porta a Terra Desco.

“La biblioteca polo di cultura e di socialità. Un servizio essenziale per una città che guarda al futuro", il titolo dell'incontro che aveva l’obiettivo di lanciare una riflessione sul significato e sulle funzioni di una biblioteca di ente locale oggi, in relazione anche a molte altre esperienze esistenti nella nostra Regione.

All'incontro ha partecipato Roberto Cerri, responsabile della biblioteca comunale di Pontedera e della rete documentaria della provincia di Pisa, e Maria Gianfranchi, per anni responsabile dei servizi culturali del Comune di Piombino. Presenti i componenti del Comitato Amici della biblioteca, promotore di una raccolta firme per il completamento del polo culturale di Cittadella (leggi qui sotto gli articoli collegati). Il dialogo è stato moderato da Marco Bracci sociologo e rappresentante del Manifesto per la Cultura.

Roberto Cerri ha illustrato l’idea di cultura e di biblioteca che è stata dietro il progetto che ha portato a realizzare a Pontedera una biblioteca di 4000 mq, riconvertendo edifici della Piaggio, in grado di ospitare 80mila volumi e garantire la presenza di 500-600 utenti al giorno.

“Pontedera e Piombino per certi aspetti si assomigliano per l’importanza e la centralità industriale che hanno avuto e per i grandi cambiamenti che hanno subito – ha detto Cerri - Anche noi avevamo una grande fabbrica, la Piaggio che tra la fine degli anni ‘90 e i primi anni 2000 è entrata in crisi riducendo fortemente il numero degli occupati e liberando molti capannoni. Quando si è palesata la crisi nei primi anni 2000 l’amministrazione comunale ha deciso di comprare i capannoni abbandonati. Il progetto della biblioteca è stato pertanto un sogno visionario di quegli anni da parte di un’amministrazione comunale molto motivata. Ci sono voluti circa 10 anni per realizzare questo obiettivo che si è concluso nel 2014. Il mondo degli studenti sia delle scuole superiori che delle università ci ha riconosciuto come luogo di riferimento. Accanto alle tante presenze giornaliere organizziamo più di duecento incontri con le scolaresche".

Un progetto che secondo Cerri è stato possibile realizzare grazie a una buona tradizione bibliotecaria, a una forte volontà politica del Comune. Quella che dovrebbe esserci anche a Piombino.

Maria Gianfranchi si è soffermata invece sulla nascita del progetto del polo culturale polivalente a Piombino, nato anch’esso come progetto di grande rilevanza fin dal 2005 nell’ambito del Programma integrato di intervento Città Antica il cui fulcro era rappresentato proprio dal recupero del convento cinquecentesco di San Giovanni di Dio in piazza Manzoni (ex Ipsia).

Un progetto nato anche in questo caso dalla necessità di riqualificare il contesto urbano sotto molteplici aspetti culturali, sociali, ambientali ed economici in una città attanagliata da una forte crisi economica. Dall’avvio del cantiere il progetto subiva nel corso di dieci anni una serie di vicende sfortunate che ne hanno ostacolato e rallentato la realizzazione, portando a una profonda trasformazione del progetto originario al fine di contenere la spesa. Poi lo stop, in attesa di una ripresa che proprio l’iniziativa di sabato ha voluto caldeggiare affinché Piombino possa di nuovo avere una biblioteca all’altezza della città, nel contesto di un polo culturale polivalente come fulcro della cultura cittadina.

All’incontro è intervenuto anche il vicesindaco e assessore alla cultura Giuliano Parodi che, come riferiscono gli organizzatori, ha annunciato l’impegno dell’amministrazione comunale a finanziare il polo culturale già nel bilancio 2021 e a completarlo in un paio di anni. Allo stesso tempo è stato trovato un accordo con Asl, proprietaria della palazzina di piazza Appiani dove è attualmente collocata la biblioteca, che consentirà di continuare a usufruire per altri 10 anni di questi locali utilizzando anche il piano superiore.

Il Manifesto per la Cultura e il Comitato Amici della biblioteca continueranno a interessarsi del tema, stimolando altri momenti di approfondimento e di partecipazione e monitorando le fasi e le modalità di realizzazione del polo che non dovrà finire con il 1° lotto.


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