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Attualità sabato 14 novembre 2020 ore 11:13

Aumentano i dubbi sul reparto Covid a Villamarina

Ambulanze (Foto di repertorio)

La Piazza: "Più utile trasferire a Piombino pazienti qui trattabili in modo da liberare posti letto e risorse dove è già presente personale formato"



PIOMBINO — Anche La piazza Valdicornia propone delle considerazioni in merito alla recente decisione dell’Azienda Usl Toscana Nord Ovest di predisporre un reparto Covid per cure intermedie a Villamarina (leggi qui sotto gli articoli collegati).

"Il nostro ospedale non è mai stato dotato di un reparto Malattie Infettive: questa decisione, non certo presa a livello locale, ha fatto sì che al momento del suo ampliamento/ristrutturazione non siano stati previsti percorsi, ascensori, stanze di degenza e spazi appositi per questa tipologia di malati. È vero, ci troviamo a fronteggiare un'emergenza e dobbiamo rimediare alla sottovalutazione del problema fatta in passato: questo però non deve spingerci a ignorare ciò che l'esperienza secolare della Medicina ci ha insegnato. La carenza quantitativa di medici e infermieri e la carenza di posti letto, problemi del tutto prevedibili che si sarebbero tranquillamente potuti prevenire o almeno circoscrivere, non può giustificare la messa in atto di soluzioni approssimative", hanno evidenziato in una nota.

"È doveroso assicurare le necessarie cure a tutti coloro che ne hanno bisogno, - hanno aggiunto - ma è altrettanto doveroso assicurare un'adeguata formazione al personale coinvolto nella lotta alla pandemia: occorrono corsi e test pratici con una rigorosa valutazione finale, in modo che non sia nuovamente sottovalutato il rischio infettivo. Un ospedale periferico come il nostro è davvero in grado di riorganizzarsi così, dall'oggi al domani, senza risorse aggiuntive, per ospitare questa tipologia di pazienti? Purtroppo la sensazione che abbiamo, supportata da tutto quanto sopra esposto, è che si punti soltanto sulla buona volontà e sull'abnegazione già ampiamente dimostrata dal personale".

"Non sarebbe allora stato più logico spostare a Piombino dagli ospedali maggiori tutta quei pazienti di medicina e chirurgia qui trattabili, in modo da liberare posti letto e risorse laddove è già presente personale formato e dedicato al trattamento delle malattie infettive?", si sono domandati nell'ottica dell'ospedale di rete.


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