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Cultura mercoledì 03 luglio 2019 ore 17:48

Archivio delle acciaierie, trasferimento concluso

Un chilometro e mezzo di documentazione di straordinario interesse storico per la città nei locali ex Volpi di viale Unità d'Italia



PIOMBINO — Si è concluso il trasferimento dell’archivio delle Acciaierie di Piombino presso i locali ex Volpi di viale Unità d’Italia. Un’operazione portata avanti dal Comune e dalla Soprintendenza Archivistica della Toscana in collaborazione con Jsw srl, per mettere in sicurezza l’ingente mole di documentazione prodotta dalle Acciaierie di Piombino nell’ultimo secolo e per consentirne la fruibilità e la consultazione. Si tratta di un chilometro e mezzo di documentazione di straordinario interesse storico per la città e per le altre realtà italiane e sovranazionali interessate alla storia della siderurgia, notificato dalla Soprintendenza Archivistica già dal 1979.

Il materiale è stato ricollocato in due ampi locali dell’ex concessionaria, concessi da Sol al Comune con un contratto di comodato d’uso gratuito, dopo alcuni lavori di adeguamento effettuati dall’Amministrazione comunale.
Il lavoro di trasferimento, che si è svolto per tutto il mese di Maggio, è stato effettuato attraverso il coinvolgimento di Jsw srl, che ha messo a disposizione il proprio personale in cassa integrazione per lo smontaggio e il rimontaggio delle scaffalature nella nuova sede e per le operazioni di trasferimento del materiale, della ditta specializzata Sima-Tec di Firenze, dell’archivio storico comunale di Piombino, della Soprintendenza archivistica e bibliografica della Toscana.

“Una volta di più si è realizzata in Toscana una fattiva collaborazione tra la Soprintendenza archivistica e i Comuni che con profondo senso civico e consapevolezza storica hanno assunto il ruolo di attori interessati della tutela, proponendo la conservazione di fondi d’impresa che hanno connessione col territorio", ha commentato la Soprintendenza Archivistica.

Complessivamente si è trattato di un lavoro molto impegnativo, risultato di un iter avviato nel 2015 con i primi contatti tra l’Amministrazione comunale e il commissario Piero Nardi, attraverso i quali il Comune aveva dichiarato la propria volontà di acquisire il materiale documentario.

Il fondo documentario copre un arco cronologico che va dai primi decenni del Novecento alla fine del secolo scorso e testimoniano le varie fasi attraversate dallo stabilimento siderurgico: dall’Ilva altiforni e acciaierie d’Italia all’Italsider, dalle Acciaierie di Piombino Spa alla Deltasider, poi Nuova Deltasider, dalle Acciaierie e Ferriere di Piombino fino alla Lucchini Siderurgica, poi Lucchini Spa.

La documentazione comprende materiale relativo allo sviluppo, sia industriale che territoriale, delle acciaierie, all’amministrazione e contabilità generale dello stabilimento, ai processi produttivi, al patrimonio immobiliare gestito dall’azienda, al rapporto con i fornitori e le ditte esterne, all’attività di comunicazione e promozione aziendale, realizzata anche attraverso notiziari mensili di informazione, e alla gestione del personale. Quest’ultima, decisamente la parte più consistente dell’archivio, include documentazione relativa ai più svariati aspetti della dimensione lavorativa: assunzioni, trasferimenti, formazione, cure sanitarie, dopolavoro, infortuni sul lavoro, licenziamenti.

La Soprintendenza archivistica e bibliografica della Toscana e il Comune di Piombino stanno promuovendo una campagna di sensibilizzazione del territorio verso questo eccezionale patrimonio documentario, progettando nel contempo un intervento di descrizione archivistica del fondo che ne permetta la consultazione e lo studio. Per far conoscere intanto l’importanza del lavoro svolto fino a oggi e i futuri progetti di valorizzazione, il Comune ha organizzato per martedì 23 Luglio, al Rivellino alle ore 21,  la presentazione pubblica dell’intervento di recupero dal titolo Memorie dalla città del ferro. L’archivio delle Acciaierie restituito al territorio.


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