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Attualità giovedì 21 giugno 2018 ore 06:00

Apea, aperto il dibattito sul progetto Creo

Dall'assemblea pubblica al Multizonale cittadini e comitato hanno espresso molti dubbi, soprattutto sull'area scelta per l'insediamento



PIOMBINO — Dall'incontro di martedì al Multizonale dedicato all'area Apea e al progetto Creo che vorrebbe insediarsi nell'area di Colmata è stato fatto un primo punto sulla questione.  

Molti i cittadini che hanno partecipato, soprattutto residenti della zona ed esponenti del Comitato salute pubblica recentemente costituito. 

Presente l'assessore allo Sviluppo economico Ferrini che ha avviato la riunione illustrando le caratteristiche dell'area già individuata per l'insediamento di piccole e medie imprese con il Piano Strutturale del 2007 e confermata nel Regolamento urbanistico approvato nel 2014 a seguito di un percorso partecipativo. L'area fu messa a bando nel 2013 per trovare un soggetto unico gestore, che attualmente è La contadina Toscana una cooperativa onlus. L’ambito produttivo di Colmata, insieme al Pip di Montegemoli, è quindi il nuovo comparto produttivo di Piombino, e dovrà avere determinate caratteristiche, in linea con quanto richiesto per questa tipologia di aree. L'area sarà poi collegata con le nuove banchine del porto attraverso la realizzazione del sovrappasso ferroviario che si attaccherà alla nuova bretella dal Gagno. 

“Si tratta dell'unica area attualmente disponbile in tempi relativamente brevi per far insediare Pmi proprio perchè è l'unica ad essere fuori dal Sin, senza quindi la necessità di fare bonifiche che inevitabilmente, anche prevedendo i tempi più brevi possibili, sono ovvimante molto più lunghi. Se togliessimo Colmata come previsione per Pmi avremmo capacità per massimo 5 nuove imprese nel Pip di Montegemoli per i prossimi 10 anni, condannando Piombino a non poter avere questo importante settore per il suo sviluppo economico e sociale", ha dichiarato Ferrini. 

Attualmente, Apea prevede la possibiltà di insediare attività artigianali e industriali, attività nel campo della Green Economy, attività di trasformazione agroalimentare, attività commerciali con esclusione della distribuzione alimentare ed attività nel campo della ricerca scientifica applicata. In questo ambito si inserisce la richiesta della società Creo srl per un impianto di trattamento di rifiuti organici (leggi qui sotto l'articolo correlato)

“Non ci sono punti di emissione, – ha assicurato più volte l'ingegner Massimo Manobianco, amministratore delegato di Creo – tutti gli elementi vengono trasformati, non si generano cattivi odori perchè il processo è veloce, i camion chiusi superano due porte in entrata e due in uscita che si aprono e chiudono alternativamente senza consentire contatti con l'esterno e i rifiuti vengono trattati immediatamente. I problemi che accompagnano i processi di trattamento rifiuti derivano infatti dalla lunghezza dei processi e non è questo il caso. Otteniamo materie prime equivalenti e completamente rinnovabili”.

Tra gli interventi in programma anche quello del presidente regionale di Legambiente Fausto Ferruzza che ha spostato l'attenzione su alcune criticità esistenti: “Ogni progetto per essere valido deve avere una sostenibilità economica, ambientale e sociale – ha detto Ferruzza – per questo è importante coinvolgere la popolazione sin da subito sulle scelte di governo del territorio perché anche la localizzazione è importante”.

Dall'incontro è nata l'esigenza di conoscere meglio e di approfondire ulteriormente il progetto con incontri specifici. I dubbi permangono. Tra le richieste la necessità di trovare una nuova localizzazione all'impianto dal momento che così si trova all'ingresso della città, vicino alle abitazioni e a ridosso di attività turistiche e commerciali.

Da parte dell'assessore Ferrini, come si legge da una nota del Comune, massima disponibilità a organizzare un percorso partecipativo con la cittadinanza preliminare a qualsiasi scelta sull'assegnazione dell'area e che consenta un approfondimento della materia, “senza pregiudizi e paraocchi in un senso o nell'altro”.


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