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Lavoro mercoledì 17 ottobre 2018 ore 17:40

Ammortizzatori Aferpi e indotto, criticità da Roma

Al ritorno dall'incontro al ministero del Lavoro per i lavoratori Aferpi e l'indotto, Fim, Fiom e Uilm non si sbilanciano. Attesa nuova convocazione



PIOMBINO — Si è appena concluso l’incontro dedicato alla vertenza Aferpi presso il ministero del Lavoro alla presenza del responsabile delle relazioni industriali Romolo De Camillis, del vice capo di gabinetto al Mise Giorgio Sorial e la Direzione Generale degli ammortizzatori sociali. Presenti nelle stanze romane anche rappresentanti della Regione Toscana e della Direzione Aziendale.

"Nell’incontro sono emerse tutta una serie di criticità che devono essere affrontate immediatamente fin dai prossimi giorni", hanno fatto sapere Fim, Fiom e Uilm in una nota condivisa confermando la volontà del Governo di "trovare strumenti utili e necessari alla gestione delle tutele sociali dei lavoratori delle aree di crisi industriale ma in in ottica di sviluppo".

Per questo, è stato anticipato che è in approvazione presso il Consiglio dei Ministri un apposito decreto della durata di 12 mesi a partire dal Gennaio 2019. Ma di questo si dovrà parlare e approfondire nei prossimi giorni.

"Le organizzazioni sindacali - si legge nella nota - hanno fatto presente, che comunque in attesa delle verifiche della effettiva copertura economica del futuro decreto, resta tutt’ora in piedi la problematica della copertura dei prossimi tre mesi per i quali L’azienda ha già utilizzato tutte le ore integrabili e fruibili con l’attuale Decreto. Abbiamo ribadito che per i lavoratori non dovranno esserci decurtazioni economiche e per questo, già nei prossimi giorni, ci confronteremo con azienda e Regione Toscana per trovare le possibili soluzioni. Abbiamo nuovamente evidenziato la necessità di individuare strumenti di ammortizzatore sociale per l’indotto".

Anche per l'indotto il Governo ha anticipato che per l'anno 2019 sarà prorogato l'attuale strumento di Cigs in deroga per le aree di crisi industriale. 

"Seppur confermata la volontà e l'impegno del Governo per trovare tutti gli strumenti atti a garantire la tutela dei lavoratori è emerso uno scenario con presenza di varie criticità. - hanno sottolineato dall'Ugl - In merito all'indotto abbiamo ribadito che occorre allineare questi lavoratori ai diretti e che l'area di crisi complessa, sicuramente strumento importante, non può essere visto come unico. Questa tipologia di ammortizzatore sociale andrebbe riservato a chi veramente non ha altre coperture e/o per periodi brevi, riconoscendo una volta e per tutte il legame inconfutabile tra azienda committente e azienda dell'indotto. Resta chiaro che c’è bisogno di iniziare a toccare con mano e risultati concreti l'avanzamento delle linea guida presentate dall'azienda ma soprattutto a produrre quanto prima ed in continuità. Gli ammortizzatori, fondamentali oggi per garantire tutti i livelli occupazionali diretti ed indotto, sono altresì uno strumento di cui impensabile farne un uso illimitato. La riunione è terminata con l'impegno di aggiornamenti e nuova convocazione a stretto giro".

Alla riunione di oggi, infatti, seguirà una nuova convocazione nei prossimi giorni sempre al ministero del Lavoro per le verifiche di tutte le problematiche ancora aperte.

"Non appena sarà definito il quadro della situazione - hanno concluso i sindacati - convocheremo l’assemblea per informare di tutti i lavoratori".


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