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Politica mercoledì 19 luglio 2017 ore 15:42

Serve un ponte tra Italia e Algeria per Aferpi

Enrico Rossii

E' il presidente Rossi a suggerire il pressing del Governo italiano nei confronti di quello algerino per sbloccare i soldi dell'algerino



PIOMBINO — "Mi rivolgo, sommessamente e ringraziando per quanto fatto con l'Addendum che è un punto importante di ripartenza, al Governo dicendo che un investimento così grosso tra due sponde del Mediterraneo non meriterebbe un contatto tra i livelli più alti dello Stato italiano e quello algerino? Anche allo scopo di superare le difficoltà di portare via dall'Algeria i finanziamenti verso l'Italia". Così il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi è intervenuto in merito al progetto Aferpi a margine dell'audizione convocata in Commissione Sviluppo economico a Palazzo Strozzi Sacrati (leggi l'articolo correlato).

"Questa richiesta la pongo al Governo - ha aggiunto - e al nostro presidente del Consiglio Gentiloni a cui ho parlato di queste cose anche personalmente, non molto tempo fa". Secondo Rossi per Aferpi ci sono "delle difficoltà di inserimento, e le banche stanno lontane anche perché sulla situazione di Piombino si sono scottate, tuttavia Rebrab, che ha difficoltà a portare via i soldi dall'Algeria per problemi legislativi del suo paese, allo stato attuale ha comunque messo 130 milioni nel canale di Piombino. Difficile che uno getti in acqua questa cifra perché non ha voglia di far nulla".

E se con l'addendum c'è stato un passo in avanti (leggi l'articolo correlato), si rimane in attesa di un nuovo incontro dove è stato chiesto all'azienda "di portare la prima ipotesi per la costruzione degli impianti per la logistica alimentare, e anche per riconfermare l'assegnazione della banchina del porto industriale. E poi per vedere nel dettaglio il progetto di pulizia e smantellamento dell'attuale stabilimento per il quale si dovranno impiegare molti lavoratori". Entro ottobre, secondo Rossi ci dovrebbe essere il progetto finanziabile dalle banche per il nuovo impianto elettrico.

"Vedremo se questa scadenza verrà rispettata da Rebrab, da solo o anche con altri soggetti", a patto che gli impegni vengano rispettati. Piombino, ha concluso, è "una città che solo tre anni fa era destinata al baratro e che ora sta attraversando una fase nella quale le prospettive per il futuro, per quanto complicate, ci sono, e quindi su questo bisogna insistere".


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