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Lavoro mercoledì 28 giugno 2017 ore 16:44

"Ora basta davvero", gli operai Aferpi in sciopero

Il mancato rinnovo del contratto di solidarietà ha spinto le Rsu Aferpi e Piombino Logistics a scioperare: "Una pugnalata del governo"



PIOMBINO — "Abbiamo la sensazione che il governo non voglia rispettare gli impegni assunti", così il segretario Fiom Cgil David Romagnani ha esordito a seguito della notizia sul decreto che interrompe il rinnovo per altri 2 anni dei Contratti di Solidarietà per i lavoratori Aferpi prevedendo al loro posto un ammortizzatore sociale in deroga (leggi l'articolo correlato).

Una sensazione che si acuisce considerando che il decreto firmato dal ministro Poletti il 23 giugno è stato taciuto ai rappresentanti sindacali prima il 22 giugno in occasione del tavolo dell'indotto, poi in occasione della convocazione al Ministero dello Sviluppo economico fissata per il 30 giugno. Queste, secondo Fim, Fiom e Uilm, sarebbero state occasioni utili per informarli sulle intenzioni del governo in merito alla vertenza Aferpi. E la situazione si ripete. Scoppiata la "bomba" sul mancato rinnovo solidarietà, nella mattinata a Roma durante un incontro già fissato al Mise per l'avanzamento dell'Accordo di Programma, è stata diffusa una nota dal Ministero, rilanciata poi sui social da alcuni esponenti del Partito Democratico, in cui si faceva riferimento a un'ipotesi di accordo (leggi l'articolo correlato). Anche in questo caso le Rsu non sono state informate.

A maggior ragione giovedì 29 giugno i lavoratori scenderanno in strada. "Ora basta, ora basta davvero", lo dice Paolo Cappelli (Fim). "Il governo fa un decreto che è una pugnalata alle spalle. Una pugnalata a tutti coloro che si sono affidati al governo per questa vertenza". I sindacati sono sul piede di guerra e danno appuntamento alle ore 9 in largo caduti sul lavoro, il cavalcavia che porta alle acciaierie, poi partirà il corteo stradale verso il Gagno dove verrà allestito un presidio. 

Quella di domani sarà una giornata amara, che precede l'incontro del 30 giugno al Mise quando i sindacati rivendicheranno ancora una volta le loro posizioni, compresa la solidarietà. "Finora al Mise siamo stati attori di un teatrino triste. - è intervenuto Lorenzo Fusco (Uilm) - Questo accordo parte monco dopo l'uscita del decreto". 

Mentre si va preparando lo sciopero di giovedì mattina, dentro la fabbrica la situazione è vicina allo stallo. Il treno rotaie probabilmente andrà avanti per due settimane, mentre è in attesa l'arrivo di una nuova nave di blumi. Del piano finanziario per il progetto Aferpi ancora non c'è notizia, tantomeno per l'ingresso di un nuovo partner industriale; dei progetti per l'agroindustriale e la logistica, salvo le linee guida presentate a suo tempo da Cevital, non ci sono stati aggiornamenti.

Con questa fotografica a tinte fosche che i sindacati invitano tutti a manifestare, tenendo ben presente che la questione Aferpi non è solo un problema piombinese ma dell'intero comprensorio.

Dina Maria Laurenzi
© Riproduzione riservata


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