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Lavoro giovedì 13 dicembre 2018 ore 15:13

"Avremmo voluto una presa di posizione della Fiom"

Lo chiedono un gruppo di lavoratori dell'opposizione interna Fiom-Cgil sulla questione Aferpi. Scontro e confronto con i rappresentati



PIOMBINO — Una delegazione dell'area congressuale di opposizione in Fiom-Cgil ha incontrato il segretario generale Fiom Livorno David Romagnani, il coordinatore Rsu Fiom Aferpi e Piombino Logistics Paolo Carli e il segretario provinciale Fiom Mauro Macelloni.

"E’ stata l’occasione per un confronto su molteplici punti a partire dalla festa natalizia di Aferpi: noi della minoranza Cgil abbiamo ribadito che a nostro parere non c'è nulla da festeggiare, vista la situazione della fabbrica avremmo voluto una presa di distanza da questa iniziativa perché la cosa rientra nel tentativo di scavalcare i sindacati da parte aziendale rapportandosi direttamente con i singoli lavoratori per dividerli e liquidarli in quanto soggetto collettivo; incredibilmente, la maggioranza ha ribadito che non sussistono problemi in proposito! - hanno riferito in una nota - In merito alla situazione generale della ripartenza di Aferpi abbiamo sostenuto che la situazione non ci convince affatto, con i treni che lavorano a singhiozzo e in alternanza; invece, la segreteria vede questo come un buon punto di partenza e pensa che sia ancora troppo presto per dare giudizi definitivi. Abbiamo chiesto delucidazioni su come si stia sviluppando la trattativa con l'azienda sui corsi di affiancamento: la risposta è stata che la proprietà fa resistenza in quanto poco interessata alle rotazioni; a breve la trattativa dovrebbe riprendere. Abbiamo insistito sull’urgenza di tale questione per fare in modo che sia pure una piccola parte possa rientrare in produzione: abbiamo proposto che venga fatta una graduatoria di necessità sulla base di criteri oggettivi, quali la situazione Isee, mutui, numero dei familiari a carico, eventuale mutuo su prima casa, eventuali disabili in famiglia, etc".

In merito poi ai corsi di formazione per l’Opposizione Cgil serve trovare un accordo con Regione, Comuni e Azienda in merito alle spese da sostenere che saranno a carico dei lavoratori ed obbligatori, pena la perdita della cig. Tutto fermo, ha spiegato il sindacato, viste le recenti dimissioni dell'assessore Ferrini che era indicato come responsabile nei rapporti con la Regione. Stessa sorte per i lavori socialmente utili.

"C'è stato un minimo di convergenza - hanno concluso - sia circa la necessità di trovare un accordo collettivo sulle ferie da spalmare per assorbire almeno in parte la decurtazione del salario con la nuova cig; sia a proposito della riduzione della quota sindacale mensile con un nuovo importo ancora da definire. Abbiamo chiesto e resteremo vigili sull'impegno di tenere un Comitato Iscritti mensilmente alla presenza di un dirigente nazionale Fiom o confederale, per monitorare costantemente il concreto avanzamento del piano industriale Aferpi".


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