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Politica lunedì 11 novembre 2019 ore 17:45

Il sindaco Ferrari invita la Segre a Piombino

Il Comune ha invitato la senatrice Segre in occasione della Giornata della memoria. "Sarà il Consiglio a esprimersi sulla cittadinanza onoraria"



PIOMBINO — “Non è un no alla Segre ma un appello al rispetto della sua figura. La lotta contro l’odio, il razzismo e l’antisemitismo è un tema che mi sta a cuore come persona e come cittadino prima ancora che come sindaco: per questo il mio è un no alla strumentalizzazione della sua vita e del suo percorso per meri fini politici e non alla proposta di conferire la cittadinanza onoraria a Liliana Segre”. Con queste parole il sindaco di Piombino Francesco Ferrari ha voluto chiarire in una nota le sue dichiarazioni sulla proposta di conferimento della cittadinanza onoraria alla senatrice Liliana Segre, superstite dell’Olocausto.

“Premettendo che sarà il Consiglio comunale a decidere e che i consiglieri di maggioranza hanno tutto il diritto di esprimersi liberamente sul tema, credo che la senatrice Segre, alla luce di quello che ha subìto e del coraggio e la forza dimostrati in questi anni passati a testimoniare l’orrore dell’Olocausto, meritino molto di più di una cittadinanza onoraria. Proprio per il profondo rispetto che tutta l’amministrazione ha nei confronti della senatrice, l’abbiamo invitata a celebrare la Giornata della memoria, che ricorre il 27 gennaio, a Piombino per portare la sua testimonianza e contribuire alla nostra lotta contro ogni forma d’odio".

"Credo molto più utile un momento d’incontro e di dialogo sia con la senatrice, se vorrà, che con i rappresentanti della comunità ebraica. - ha aggiunto Ferrari - Continuare a ricordare ciò che è accaduto, testimoniare l’orrore che queste persone hanno vissuto, spiegare i motivi che portano all’odio e quanto ogni piccolo gesto sia un tassello importante per impedire che episodi del genere si ripetano: questo sì che avrà significato e lascerà un segno".

"Rimango stupito, in ogni caso, davanti alla reazione di un parlamentare che mai è intervenuto finora riguardo i problemi di Piombino, vedi la questione ambientale o quella occupazionale, e improvvisamente s’interessa a tale vicenda. Evidentemente, - ha concluso - è più semplice intervenire quando non ci sono soluzioni da trovare ma solamente posizioni politiche da assumere” (leggi qui sotto gli articoli correlati).


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