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Attualità sabato 11 aprile 2015 ore 19:04

Il modello Piombino esempio in Toscana

Il presidente Rossi ha citato Piombino come esempio di investimenti stranieri in Toscana: Cevital e General Electric sono due su 420 aziende estere



FIRENZE — Ricercare potenziali investitori internazionali; facilitare e accompagnare gli investimenti esteri in Toscana nell'ambito di politiche, nazionali e regionali, che favoriscano l'insediamento di nuovi investitori sia industriali che istituzionali: questi gli scopi di una intesa sottoscritta a Firenze tra il presidente Enrico Rossi, il viceministro Carlo Calenda e Andrea Napoletano in rappresentanza, rispettivamente, di Regione Toscana, Ministero dello Sviluppo Economico e ICE Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane. 

"Fra le Regioni italiane, la Toscana è la prima a firmare un'intesa del genere e il nostro - sottolinea il presidente Enrico Rossi - è un autentico, riconosciuto, modello di governance interistituzionale, un laboratorio estendibile anche ad altre Regioni interessate a investire in questo tipo di azioni".

"La Toscana - prosegue Rossi - ha ottenuto un prestigioso riconoscimento dal Financial Times, come migliore regione del sud Europa per la strategia sugli investimenti esteri nel biennio 2014/2015".

Fra gli esempi di multinazionali presenti in Toscana, Rossi cita la giapponese Yanmar (che ha aperto - a Firenze e non a Parigi - il proprio centro europeo di ricerca sui motori) e l'americana Powerone (che ha stabilito vicino ad Arezzo un centro di ricerca per le energie rinnovabili); la tedesca Dialog Semiconductor (con un centro ricerca e design di seminconduttori a Livorno) e l'algerina Cevital (che ha rilevato la ex Lucchini per dar vita a una attività agroalimentare e a un centro logistico). Inoltre: la General Electric che ha consolidato la sua presenza a Firenze e Massa creando un unico centro logistico a Colles alvetti e annunciato un importante progetto su Piombino; la francese Mcphy che produce pile e idrogeno e ha deciso di investire a Ponsacco, Eli Lilly nella farmaceutica, Corporation America nel polo aeroportuale, Laika, Thales, Continental, Ikea, Whirpool, Gucci, Kedrion, Masol, Lionstone ...

Sono oltre 420, in Toscana, le imprese estere attive: con oltre 35 mile dipendenti diretti e più di 15 miliardi di fatturato, vengono soprattutto da Nord America, Unione Europea e Giappone ma stanno arrivando anche da Cina, Sud-America e Nord-Africa. Su 95 "manifestazioni di interesse" dal 2011 alla fine del 2014, sono 44 quelle che si sono tradotte in investimenti: per un valore di 1,55 miliardi con 3.352 posti di lavori cui si deve aggiungere un indotto stimabile con un più 3% di occupazione aggiuntiva nelle imprese interessate.

E' dalla fine del 2010 che, in Regione Toscana, presso la presidenza, è stato costituito un ufficio ad hoc per collaborare, insieme a Toscana Promozione, nell'attrazione e accompagnamento di investitori stranieri: 20 i protocolli d'intesa e 3 gli accordi di programma firmati.


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