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Attualità martedì 14 luglio 2015 ore 19:29

Domani il bando per le assunzioni in area di crisi

Sarà pubblicato domani sul Bollettino ufficiale della Regione, il bando per la concessione di incentivi alle imprese a sostegno dell'occupazione



FIRENZE — Si tratta di 5 milioni e 300 mila euro per lavoratori licenziati, disoccupati, persone che hanno perduto il lavoro in prossimità della pensione, disabili e svantaggiati, donne disoccupate con più di 30 anni, laureati e dottori di ricerca: queste le categorie che potranno a breve beneficiare degli incentivi che la Regione mette a disposizione delle aziende e dei datori di lavoro che fanno assunzioni a tempo indeterminato o determinato, full o part time.

Il bando è stato concepito anche per rispondere alla grave tensione che si è creata negli ultimi mesi in diversi siti produttivi (TRW, People Care, tanto per citarne alcuni), con centinaia di licenziamenti che non possono trovare sbocco nelle misure previste dal Jobs Act.

Una novità riguarda le aree di crisi. "Abbiamo deciso di riservare – spiega il presidente della Regione Enrico Rossi - 1 milione e 500 mila euro complessivi (500 mila per ciascuna delle tre aree), a favore dei Comuni inseriti nelle tre aree di crisi di Piombino (Piombino, S.Vincenzo, Campiglia Marittima, Suvereto e Sassetta), Livorno, Collesalvetti, Rosignano Marittimo e i comuni della provincia di Massa Carrara". 

"La Toscana, come il resto d'Italia, vive una grave emergenza sociale, che vede al centro i lavoratori a rischio di perdere il lavoro e quelli che lo hanno già perso – spiega Enrico Rossi - La questione sociale e la questione occupazionale si saldano con quella delle nuove povertà su cui dobbiamo concentrare tutta la nostra attenzione ed il nostro impegno di amministratori. 

L'articolo 1 della Costituzione individua il lavoro come la base della democrazia. In questo processo di impoverimento e di distruzione del lavoro, a pagarne le conseguenze è dunque anche la stessa vita democratica del Paese. Per questo abbiamo fatto la scelta innovativa di favorire l'assunzione, anche a tempo determinato, di quelle centinaia di lavoratrici e lavoratori che hanno perso il lavoro, e per i quali stiamo cercando di costruire percorsi di rientro. 

L'impegno e la sfida per i prossimi anni, sono infatti quello di sostenere e potenziare i fattori dello sviluppo, dando continuità a tutti gli strumenti a sostegno dell'innovazione e degli investimenti delle imprese. Una sfida importante che, senza agire in parallelo sulla inclusione e la protezione sociale, come abbiamo fatto fino ad oggi e continueremo a fare, risulterebbe incompleta".

Le imprese ed i datori di lavoro, infatti, potranno usufruire di un pacchetto integrato di agevolazioni per favorire la ricollocazione dei lavoratori interessati da licenziamento a partire dal 1 gennaio 2008 che, alla data di assunzione, siano in stato di disoccupazione. 

"Abbiamo deciso un intervento a favore delle aree di crisi per accompagnare, con un sostegno all'occupazione, i processi di rilancio e riconversione che, nelle diverse realtà, sono attualmente in corso. Non è il solo intervento a favore di queste aree. Gli incentivi infatti si sommano alle corsie preferenziali inserite nel bando per i lavori di pubblica utilità, all'abbattimento dell'Irap per le imprese che vi si insediano e alle premialità contenute in tutti i bandi regionali".

Ecco l'insieme degli incentivi messi in campo dalla giunta

Ricollocazione lavoratori licenziati: un pacchetto integrato di agevolazioni (8mila euro per assunzioni full time, 4mila per il part time per il tempo indeterminato cui si aggiungono – ecco la novità - incentivi per 4mila e 2mila euro per assunzioni a tempo determinato fino a sei mesi, per lavoratori licenziati a partire dal gennaio 2008. C'è poi la previsione di voucher formativi fino ad un massimo di 3mila euro.

Chi perde il lavoro alla vigilia della pensione: 3mila euro l'anno per ogni assunzione a tempo indeterminato di lavoratori che siano a meno di 5 anni dalla pensione e che siano disoccupati o in mobilità non indennizzata o comunque privi di ammortizzatori sociali. Sono inoltre previsti incentivi per ogni assunzione a tempo determinato di soggetti che siano a meno di 3 anni dalla pensione.

Disabili e persone svantaggiate: un pacchetto integrato di agevolazioni per favorire l'inserimento di persone con disabilità e svantaggiate. Sono previsti incentivi di 10 mila euro per assunzioni full time, 5mila part time che diventano 4mila per assunzioni a termine full time e 2mila a termine part time. Nel caso di stabilizzazioni, sono previsti incentivi che vanno da 3mila a 8mila euro per assunzione. Anche in questo caso sono previsti voucher fino a 5 mila euro per ogni assunto.

Donne over 30: per le imprese e per i datori di lavoro: un incentivo di 3mila euro per l'assunzione a tempo indeterminato part-time di donne over 30, disoccupate.

Giovani laureati (per le sole piccole medie imprese): previsto un incentivo per l'assunzione a tempo indeterminato o determinato di dottori di ricerca o giovani laureati (3 o 2 mila euro). A questi si aggiungono altri incentivi per ogni trasformazione a contratto indeterrminato full o part time.

Per i dottori di ricerca: l'incentivo è rispettivamente 6.500 euro per full time, 3.250 part time nel caso del tempo indeterminato. In caso di contratti a termine, gli incentivi sono 3.250 (full time) e 2220 (part time).

Aree di crisi: Per le imprese localizzate nei territori delle aree di crisi dei Comuni di Piombino, Campiglia Marittima, San Vincenzo, Suvereto (polo siderurgico di Piombino) e Sassetta oltre a quelle dei Comuni di Livorno, Collesalvetti e Rosignano Marittimo e dei Comuni della Provincia di Massa Carrara, è prevista una riserva di risorse di 500 mila euro per ciascuna area, per un complesso di 1,5 milioni che andranno a finanziare incentivi alle assunzioni, attività di outplacement e riqualificazione di lavoratori legati a crisi e riconversione industriale e ristrutturazioni aziendali. Nelle aree di crisi e nel caso di disabili e svantaggiati, gli incentivi potranno essere cumulati con misure analoghe previste dalla Regione, dallo Stato o altri enti.


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