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Attualità venerdì 08 maggio 2015 ore 19:55

Cevital, i dubbi di Coppola

L'esponente dell'Udc pone dei dubbi sulle garanzie che la nuova proprietà ha dato per la riassunzione degli esuberi e sulla cassa integrazione



PIOMBINO — "Non so se ho capito bene – inizia Coppola – da ciò che ho letto sulla stampa ed in qualche trafiletto online, sembra che l’unico vincolo di AFERPI s.r.l., non CEVITAL; è bene sottolinearlo, sia sancito dall’articolo art. 63 legge 270/99 comma 2: “Ai fini della vendita di aziende o di rami di azienda in esercizio, l’acquirente deve obbligarsi a proseguire per almeno un biennio le attivita’ imprenditoriali e a mantenere per il medesimo periodo i livelli occupazionali stabiliti all’atto della vendita”.

Nell’atto di vendita ci saranno le 1860 unità soggette a vincolo mentre un accordo tra le parti prevedrebbe la riassunzione dei 230 esuberi tra 3 anni a fine procedura straordinaria. Si evince anche, secondo il riferimento normativo, che Cevital non sia vincolata al mantenimento del piano industriale. Pertanto, l’accordo relativo ai 230 esuberi non sembra essere soggetto legislativamente parlando a nessun obbligo. Tra l’altro l’amministrazione straordinaria prevede per legge un anno di CIG più un altro con richiesta di accesso al fondo contrattuale.

Alla fine dei giochi per quel che si capisce è stata di fatto richiesta solo l’estensione di un anno ulteriore di CIG. La domanda nasce spontanea, poichè senza giochi di parole non si capisce quali sarebbero le garanzie concrete per la riassunzione degli esuberi al termine del periodo stabilito della CIG alla quale il sindaco, il candidato Enrico Rossi ed il sindacato fanno riferimento.

La prossima firma per il passaggio al nuovo soggetto industriale è un momento importante per la città – conclude Coppola – però, sia per rispetto dei lavoratori tutti, compresi quelli delle imprese in procinto di andare a breve in mobilità, che per la nuova proprietà, che si caricherà sulle spalle la sopravvivenza dell’industria del nostro territorio, è bene che tutto avvenga nella chiarezza più completa e senza inutili e suggestive dichiarazioni estemporanee. A tempo debito saranno i cittadini a concedere il loro plauso, per ora è opportuno restare in una fiduciosa attesa, oltretutto in piena campagna elettorale".


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