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Attualità giovedì 06 giugno 2019 ore 15:30

Il futuro incerto del polo fieristico

Uno scatto dell'area fieristica (Foto: sefifiere.it)

Dopo le critiche e le perplessità del Gruppo 2019 sull'area di Venturina, la testimonianza e le proposte di un operatore del settore



CAMPIGLIA MARITTIMA — Costi elevati, scarsa pubblicità, chiusura del museo della Civiltà del Lavoro e scollamento della gestione dell'area fieristica dal territorio sono i primi problemi segnalati dal "Gruppo 2019" sul futuro della tradizionale fiera mostra che si possono allargare all'intera zona fiere di Venturina. 

Problemi noti da tempo, dicono, e che secondo gli addetti ai lavori rischiano di far diventare "l'area fieristica una cattedrale nel deserto". Questa infatti è anche la sensazione di Silvia di Ecco.Fatto che da anni organizza la Fiera dell'elettronica proprio nell'area fieristica di Venturina Terme.

"La scelta della nostra organizzazione è ricaduta su Venturina per coprire una zona che non aveva eventi e riferimenti per gli appassionati del settore. Purtroppo, però - dice Silvia - l'area fieristica di Venturina è poco conosciuta fuori dal comprensorio ed è un peccato perché un'area del genere potrebbe avere enormi potenzialità".

Potenzialità inespresse, appunto, che una moderna gestione potrebbe offrire in fatto di promozione, marketing, organizzazione e gestione degli eventi. Basti pensare che quest'anno le fiere organizzate nell'area Sefi si contano sulle dita di una mano. 

"Per arricchire il calendario eventi, per esempio, si potrebbero contemplare fiere pilota, edizioni numero zero ad affitto free e contenuto per stimolare gli organizzatori a scegliere Venturina. - ha spiegato Silvia di Ecco.fatto - Un modo per accendere i riflettori sulla Val di Cornia e allo stesso tempo un incentivo per chi organizza fiere a livello nazionale. Un maggior numero di eventi, tra l’altro, non solo accresce l’area fieristica, - ha aggiunto - ma anche i volumi d'affari dei commercianti locali potrebbero beneficiare della presenza di operatori esterni”.

La speranza, esternata da più fronti, è che la nuova amministrazione intavoli un dialogo propositivo e dinamico che aiuti l'area fieristica a esprimere a pieno le sue potenzialità per Campiglia e tutta la Val di Cornia.


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