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Cultura martedì 12 maggio 2015 ore 19:37

​A Palazzo Appiani il romanzo di Davide Puccini

Il primo romanzo del professor Davide Puccini è stato presentato oggi pomeriggio nella sala conferenze di Palazzo Appiani.



PIOMBINO — Si chiama “Il libro e l'anima”, il primo romanzo di Davide Puccini che verrà presentato martedì 12 maggio alle 17 presso la sala conferenze di Palazzo Appiani. A presentarlo sarà Fabio Canessa alla presenza dell’autore e con la partecipazione dell’assessore alla cultura Paola Pellegrini. 

L’iniziativa è organizzata nell’ambito della rassegna “Maggio dei libri” organizzata dalla biblioteca civica Falesiana di Piombino e da quella di Riotorto.

L’elemento protagonista del romanzo è un libro che Vladimiro Visdomini erudito, paleografo, bibliofilo, collocato in una piccola città di altoforni, facilmente identificabile con Piombino, trova nella sua ultima ricerca: il Liber Universalis (o anche Lioe: Libtotum, Libro dei Libri). Un eccezionale colpo di fortuna, dal valore incommensurabile, in grado di cambiare profondamente la sua vita, facendola volare dalla dignitosa modestia dell' attualità ad una inaspettata ricchezza che gli avrebbe finalmente consentito tutto. Il Liber Libroium è la metafora dei vizi, dei peccati capitali e, segnatamente, della superbia: quella superbia che improvvisamente investe il fragile VIadimiro e che lo fa intensamente sognare.

Davide Puccini è nato e risiede a Piombino. Si è laureato all'Università di Firenze nel 1971 con una tesi su Camillo Sbarbaro, che in seguito è stata pubblicata con il titolo Lettura di Sbarbaro (1974). È stato a lungo professore negli Istituti Superiori di secondo grado, affiancando però all'attività didattica quella di filologo e critico letterario, nell'ambito dell'italianistica, e successivamente quella di poeta. 

Per Garzanti, dopo aver contribuito all'antologia Poesia italiana del Novecento (1980), ha curato varie opere di Giovanni Boine (1983), il Morgante di Luigi Pulci (1989) e le poesie volgari del Poliziano (1992, 2010).

Per la Newton Compton si è occupato di un'edizione ampiamente annotata del Furioso ariostesco (1999, 2006). Fra le sue opere figurano anche due curatele per i "Classici italiani" della Utet: Il Trecentonovelle (2004) e Il libro delle rime (2007) di Franco Sacchetti. Ha curato inoltre, per le Edizioni San Marco dei Giustiniani, le Lettere ad Adriano Guerrini di Camillo Sbarbaro (2009); e, più di recente, per Le Lettere, le Opere di Renato Fucini (2012). 


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